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600mila euro e assalto a colpi di fucili, in azione una banda con base nel cuore di San Salvo. La cronaca della giornata

Sgomento per la base in centro a San Salvo

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7-8 uomini in azione, 600mila euro, 3mila franchi svizzeri, tre auto date alle fiamme. Sono questi i numeri confermati dalla Procura della Repubblica di Vasto alla fine di una giornata frenetica.

 

L’ASSALTO E LA FUGA. Tutto è iniziato prima delle 8 di questa mattina, quando i residenti di Sant’Antonio Abate sono stati svegliati dal rumore dei colpi di arma da fuoco provenienti dalla vicina corsia sud dell’Autostrada A14. Una banda composta da 7-8 persone ha bloccato due furgoni messi di traverso per arrestare la corsa del portavalori. All’arrivo del mezzo blindato il gruppo ha fatto fuoco bucando le ruote e scalfendo il vetro antiproiettile. I vigilanti, due di Campobasso e un pescarese, sono stati fatti scendere e sdraiare a terra, faccia in giù.
Con due seghe circolari è stato praticata un’apertura sulla botola del tetto del mezzo. Dopo aver prelevato i sacchi con il denaro in contanti è partita la fuga a bordo di una Porsche Cayenne, un’Alfa 156 e un’Audi A8.
Quattro chilometri più a sud le auto, all’altezza del Villaggio Siv, sono state abbandonate e date alle fiamme. I malviventi hanno scavalcato la recinzione dell’autostrada. Pare, secondo alcune testimonianze, che con i fucili abbiano intimato lo stop a due auto che viaggiavano sulla Provinciale in direzione di San Salvo, una Fiat Punto e un’Alfa 75.
Saliti a bordo hanno raggiunto il centro di San Salvo. Qui la Punto è stata abbandonata davanti alla Banca Toscana, con gli sportelli ancora aperti e un fucile a terra davanti ai sedili posteriori. Gli occupanti della Punto hanno così raggiunto di corsa via De Vito dove sono stati preceduti dall’Alfa 75 che è entrata nel garage all’incrocio con via S. Giuseppe.

Nel pomeriggio i conducenti del blindato riferiranno di aver sentito i rapinatori parlare con un accento vicino a quelli abruzzese e pugliese.


 

NEL CUORE DI SAN SALVO. Diversi i testimoni che a quell’ora, poco dopo le 8.30, hanno assistito alle fasi concitate della fuga. A quanto pare un furgone Fiat Ducato bianco era già posteggiato in via S. Giuseppe. Qui sono saliti alcuni dei malviventi che hanno iniziato la fuga seguiti dopo qualche minuto dall’Alfa.
Non passa molto tempo dall’individuazione del garage da parte delle forze dell’ordine. Qui si porta anche la Polizia Scientifica. Vengono rinvenuti alcuni arnesi e parte del bottino: 30mila euro.
Intanto nei pressi del Villaggio Siv vengono ritrovate le seghe circolari usate per il colpo e in una delle auto carbonizzate una gran quantità di chiodi a tre punte. Già prima delle 9 si leva in volo l’elicottero della Polizia di Stato. Le ricerche sin da subito sono concentrate in direzione della strada statale Trignina.
Nel Commissariato di Vasto vengono ascoltati i proprietari del garage che si trova in un appartamento non abitato.

 

IL FURGONE DELLA FUGA. E proprio sulla Trignina, verso le 9.30, viene intercettato il Fiat Ducato. Sono i Carabinieri di Montefalcone del Sannio a intimare l’alt al furgone. Vistosi braccato, il Ducato sperona l’auto dei Carabinieri e prende una strada interpoderale entrando in seguito in un uliveto in contrada Bucache. Qui i malviventi sono costretti ad abbandonare il mezzo e darsi alla fuga a piedi. Nel furgone vengono trovati 220mila euro e tre fucili (di cui un kalashnikov).
Dei malviventi nessuna traccia. Montefalcone e le zone circostanti vengono passate al setaccio. Due elicotteri sorvolano la zona coadiuvati a terra da squadre di Carabinieri e Polizia
Intanto, sono le 16 quando un elicottero della Polizia di Stato atterra a San Salvo Marina. Arrivano anche i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Si cerca un garage nel complesso Shangrillà, dove si sospetta possa esserci il resto delle armi. Il blitz, però, non porta risultati.


 

La giornata termina con la conferma del fermo di uno dei presunti rapinatori, sul quale vige il riserbo assoluto, e con una comunità, quella sansalvese, che s'interroga su un episodio che contribuisce a caratterizzare negativamente questo 2012.
Gli altri 7 della banda sono tuttora ricercati e il territorio del Vastese è presidiato dalle forze dell’ordine.

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