Il feroce assalto di venerdì scorso al portavalori e la successiva fuga dei ladri, che avevano come base d’appoggio un garage del centro di San Salvo, ha colto di sorpresa la comunità e sconvolto tutta la cittadinanza. Un episodio grave, sul quale si è voluto soffermare anche l’ex sindaco Gabriele Marchese: «San Salvo non è nuova a fenomeni di microcriminalità , ma dobbiamo affermare ancora una volta, con amarezza purtroppo, che non c'è limite al peggio. Non si tratta del solito episodio che siamo abituati a conoscere, ma di un atto grave. Non avevamo mai visto cose di questa portata, che minano alla base la sicurezza di una comunità e la rendono fragile e vulnerabile», commenta in una nota.
«E' altrettanto vero che poteva accadere in qualsiasi altro posto, ma ciò non giustifica il rimanere indifferenti», prosegue. A suo parere è necessario agire e non solo chiedere sostegno: «Credo che la prima cosa da fare sia quella di rinsaldare il legame tra tutte le istituzioni e di conseguenza tra esse e la città », ciò anche per riaffermare i valori che hanno fatto crescere la comunità . Secondo l’ex primo cittadino le istituzioni, ai vari livelli, «devono recuperare le funzioni loro assegnate ed esercitarle nel migliore dei modi», al tempo stesso la città , nel suo insieme, deve fare da argine contro fenomeni che minano la sua sicurezza. Bisogna lavorare per favorire i processi d’integrazione sociale ed evitare fenomeni di marginalità , spiega ed aggiunge che è necessario «costruire nuove occasioni e opportunità rivolte in particolare alle nuove generazioni». Una riflessione, la sua, che vuole spronare ognuno a rimboccarsi le maniche per costruire una città migliore.