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Lettera aperta di un dipendente Pilkington: «I soldi per la moquette si trovano»

Episodi che non tengono conto dei sacrifici dei dipendenti

Redazione
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Gabriele Barisano, consigliere comunale a Vasto, dipendente Pilkington, invia la lettera aperta che di seguito pubblichiamo.

«Sono un dipendente della Pilkington dello stabilimento di San Salvo e, lo dico in premessa, sono indignato! Non arrabbiato, proprio indignato. Nell’ultimo anno, Quadri, Impiegati e Operai hanno fatto grossi sacrifici, rinunciando a parte del premio di partecipazione e a parte della retribuzione mensile, perché costretti a restare a casa in contratto di solidarietà per molti giorni al mese.

Si sono ridotte le pause, si è attenti, giustamente, a qualunque forma di spreco, si è firmato un accordo tra le parti per rendere più produttivo lo stabilimento e si cerca di risparmiare quotidianamente su tutto. L’attaccamento delle maestranze alla società ha fatto si che i sacrifici siano stati accolti con grande senso di responsabilità.
Se la società attraversa un periodo particolare, è giusto che tutti facciano la propria parte.

L’indignazione arriva quando si scopre che, nonostante tutti i sacrifici chiesti per risparmiare in modo da superare il difficile momento, si trovano le risorse per sostituire la moquette di alcuni uffici. Potrebbe sembrare un episodio marginale e un lavoro di poca spesa, ma quello che colpisce è averlo fatto proprio nel periodo in cui si stanno chiedendo maggiori sacrifici ai lavoratori dello stabilimento. Non è accettabile!

Il senso di responsabilità impone, a tutti, un’etica maggiore rispetto ai normali momenti della vita lavorativa di una società. Inoltre, si rischia di mandare segnali poco chiari ai lavoratori: i risparmi devono continuare? Io credo di sì. Mi chiedo se ne sono altrettanto convinti quelli che hanno autorizzato i lavori di sostituzione della moquette.
La mia vuole essere una sottolineatura nella speranza che, per il futuro, si faccia più attenzione alle spese della società.

Colgo l’occasione per augurare a tutti i miei colleghi della Pilkington un buon 2013».

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