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Cartelle Tarsu, San Salvo Città Nuova risponde a Domenico Di Stefano

«L'ex amministrazione rea di una gestione arbitraria»

Redazione
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Come prevedibile, le riflessioni del capogruppo di SanSalvoDemocratica, Domenico Di Stefano, hanno suscitato le reazioni dei membri della maggioranza. A replicare oggi è il gruppo aderente a San Salvo Città Nuova.

Si ricorda che è ancora possibile dimostrare (bisogna presentarsi agli sportelli della Asso Servizi entro 60 giorni dal ricevimento) l’erroneità delle cartelle ricevute evitando così di dover pagare o riducendo l’importo dovuto.

Le accuse di una cattiva gestione della vicenda sono prontamente rimandate al mittente: «Gli ex-amministratori hanno gestito i tributi Tarsu in modo arbitrario e superficiale». San Salvo Città Nuova ripercorre così la ‘storia’ della tassa in città.
Nel 2005 sono variati i parametri per la riscossione e l’amministrazione non ha informato i cittadini – se non «alcuni fortunati» – che così sono diventati evasori. La mancata informazione, secondo il comunicato, avrebbe così prodotto il perdurare di dichiarazioni errate da parte di cittadini convinti di essere in regola. Questo ha avuto importanti ripercussioni sulle casse comunali. Non sono entrate le somme dovute ed è stato necessario aumentare del 150% la tassa sui rifiuti per ripianare il buco. Inoltre, tutto ciò che non è stato versato prima del 2007 non è più recuperabile perché in prescrizione.

Concludendo, San Salvo Città Nuova, ribadisce l’impossibilità di applicare i rimedi suggeriti dai vari gruppi di opposizione ringraziandoli sarcasticamente per – tra le altre cose:«aver aumentato le tasse facendo pagare a tutti molto di più, a causa di errori, spesso involontari, di pochi».

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