Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Giorno della Memoria, l'occasione per approfondire anche episodi di storia locale

Il nuovo articolo degli alunni della scuola media dedicato alla ricorrenza del 27 gennaio

Condividi su:

Il Giorno della memoria rappresenta una data significativa che non è stata trascurata dai giovani cronisti della Gazzetta 12, il mensile della scuola media di San Salvo, che da un paio di mesi collaborano con il nostro portale. Proprio a questa importante ricorrenza è dedicato l'articolo degli studenti che pubblichiamo questa settimana.

Il 26 gennaio l'Amministrazione comunale ha voluto celebrare, insieme ai ragazzi delle scuole secondarie, il Giorno della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali, circa sei milioni di morti a causa delle leggi razziali imposte da Hitler. L’appuntamento di riflessione e confronto si è tenuto al centro culturale Aldo Moro alla presenza del sindaco Tiziana Magnacca, del presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano e dell'assessore alla Cultura Giovanni Artese.
Dopo un breve intervento dell'assessore, è stato proiettato il documentario ‘Auschwitz la fabbrica dello sterminio’. A seguire sono intervenuti il Sindaco baby dell’Istituto comprensivo Graziano Cinalli, il vice Luca Corsica ed alcuni studenti delle scuole superiori.
Successivamente è intervenuto il sindaco Magnacca che, nel suo discorso, ha espresso gioia nel vedere come i giovani siano stati i veri protagonisti della giornata con le loro riflessioni. A conclusione, si sono esibiti una violinista ed un pianista.

Ma per non dimenticare una delle pagine più tristi e discusse della storia del Novecento, non c’è stata solo la manifestazione ufficiale organizzata dall’Amministrazione comunale. Per le classi III F e III C, la ricorrenza del 27 gennaio è stata l’occasione per conoscere e approfondire altri fatti legati alle persecuzioni razziali, meno conosciuti ma più vicini con una lezione aperta di storia tenuta dalla professoressa Simona Andreassi. In fondo, il Giorno della Memoria deve essere un esempio ed un monito per tutte le generazioni future affinché gli errori commessi in passato non siano ripetuti.

Pensando a questa data, la mente va ai milioni di ebrei sterminati nei lager nazisti ma non sono morti solo loro. Con gli accordi siglati tra Mussolini e Hitler, le deportazioni di ebrei come pure degli italiani ritenuti ‘scomodi’ e ostili al regime fascista, sono cominciate anche in Italia ed è stato coinvolto pure l'Abruzzo. Nella nostra regione ed in particolare nella provincia di Chieti, i campi di concentramento non erano come quelli Auschwitz, erano infatti dei luoghi di internamento dove venivano imprigionati soprattutto politici, antifascisti ed intellettuali. Erano situati a Teramo, Chieti, Casoli, Lama dei Peligni, Tollo, Lanciano per citare solo alcune località e soprattutto a Istonio Marina, la denominazione data dai fascisti a Vasto. A Vasto Marina, a Villa Marchesani e nell’ex albergo Ricci, ambedue in viale Dalmazia, hanno legato il loro nome da internati molti personaggi importanti come Mario Borsa, primo direttore del Corriere della sera dopo la Liberazione, ed il vignettista Giuseppe Scalarini, che con i suoi disegni metteva alla berlina i fascisti ed il potere che affamava il popolo. In tutta la regione gli internati hanno raggiunto quota 9mila e quasi la metà di loro non è sopravvissuta. Molti sono stati deportati ad Auschwitz.

Condividi su:

Seguici su Facebook