Si parla delle bellezze naturalistiche della nostra costa nell’articolo curato da due giovani redattrici della Gazzetta 12, mensile dell’Istituto comprensivo di San Salvo con il quale il nostro portale ha avviato una collaborazione settimanale.
Un pomeriggio alla scoperta delle aree protette del Parco della Costa teatina grazie al progetto della Regione ‘Scuole e nuovi apprendimenti 2’. C’è anche l’Istituto comprensivo San Salvo 1, in particolare la scuola secondaria di 1° grado, nell’elenco dei finanziati. Il progetto di educazione ambientale, presentato e coordinato dalla professoressa Andreassi, è denominato ‘Un parco per crescere, alla scoperta del Parco della Costa teatina’ e ha previsto un ciclo di lezioni teoriche, un incontro con gli esperti delle cooperativa che gestiscono le aree protette e la visita guidata.
Noi delle terze abbiamo prima incontrato a scuola Stefano Taglioli, referente per la Cogecstre della riserva naturale regionale di Punta Aderci, poi con lui abbiamo avuto la possibilità di scoprire le bellezze naturali insieme alla flora e alla fauna di questo sito alle porte nord di Vasto.
Durante la visita guidata, abbiamo osservato la vegetazione e l'avifauna. Ai nostri occhi si è aperto uno scenario inconsueto, per qualche ora ci siamo sentiti i protagonisti di un documentario sulla natura. Una coppia di gabbiani, infatti, era intenta ad accoppiarsi ed ha deposto le uova sopra a uno scoglio in mezzo al mare, luogo isolato dai possibili predatori. Erano gabbiani reali, uccelli molto comuni che però depongono le uova solamente sulla costa abruzzese.
Inoltre abbiamo osservato un cormorano che, nel periodo dell'accoppiamento, cambia il piumaggio con una grande alternanza di colori. Insieme ai nostri compagni d’avventura, siamo rimasti molto colpiti da ciò che abbiamo potuto osservare anche perché, per esempio, non sapevamo che il promontorio di Punta Aderci è la zona più alta della costa Adriatica.
La riserva è sede di molti reperti archeologici come scheletri di mammiferi acquatici (balene) e umani; alcuni di questi sono custoditi nel museo archeologico che si trova a Palazzo D'Avalos. In questa zona vi è anche il faro di Penna Luce o Punta Penna, il più alto in Italia dopo la lanterna di Genova ed è il quinto più alto al mondo.
Siamo andati anche al centro visite della riserva dove ci hanno fatto vedere diversi animali che la popolano come i granchi di fiume e quelli di mare che vivono sia sulla spiaggia che sotto la sabbia. Abbiamo visto anche numerose conchiglie. Poi abbiamo scoperto che il simbolo della riserva è il meraviglioso fratino e ci hanno fatto osservare le sue uova.
L'uscita è terminata con una piccola passeggiata tra le dune durante la quale abbiamo osservato numerosi anfibi tra cui le rane.
Gli altri gruppi impegnati nelle attività del progetto Scuole e nuovi apprendimenti, avranno la possibilità di visitare la Lecceta litoranea di Torino di Sangro e il bosco di Don Venanzio a Pollutri. Alla fine verrà realizzata da noi alunni della scuola media e da quelli delle classi quinte una guida didattica.