Non c’è ancora accordo tra le sigle sindacali e la Ngs-Pilkington in merito al Premio di partecipazione (PdP) per i dipendenti. Sabato i rappresentanti dell’azienda giapponese e quelli di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil si sono incontrati per discuterne, anche alla luce del difficile momento che attraversa il comparto dell’auto e che si ripercuote inevitabilmente sullo stabilmento di San Salvo.
Seppur qualche passo avanti sembra sia stato fatto, non c’è però ancora unità di vedute con la dirigenza aziendale su alcune importanti questioni. I sindacati congiuntamente fanno sapere che, data la crisi, hanno deciso di accettare la mancata erogazione del Premio di partecipazione dell’ultimo anno, sottoscrivendo accordi per il rilancio della competitività del sito locale. I lavoratori, le Rsu e le organizzazioni sindacali chiedono poi che la costruzione del premio, che sarà valido per i prossimi tre anni, si basi su parametri percorribili e verificabili, che tengano in considerazione i risultati del gruppo in generale e di quelli del sito di San Salvo in particolare.
Secondo quanto fanno sapere Cisl, Cgil e Uil, l’azienda ha dimostrato una certa disponibilità nei confronti delle richieste avanzate, ma non per quanto riguarda la quota di accantonamento e per quella legata alla presenza al lavoro, in riferimento alla possibilità di usufruire dei diritti (ndr. che consentirebbero alcune assenze). La Pilkington «è rimasta ferma sulla propria posizione – si legge in una nota dei sindacati - ribadendo ancora una volta che l’usufruire dei ‘diritti’ non consente la maturazione piena della quota relativa alla presenza. Inoltre l’azienda ha confermato di voler cancellare definitivamente la quota relativa all’accantonamento del 5% riguardante i prossimi rinnovi di PdP».
Per questo le organizzazioni sindacali di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil, pur considerando l’apertura dell’azienda su parte del Premio di partecipazione, la «ritengono ancora insoddisfacente» ed «esprimono un giudizio fortemente negativo relativo alla chiusura espressa sui punti dei ‘diritti’ e su quella della quota di consolidamento» poiché considerati aspetti qualificanti.
Per discutere della questione è fissato un nuovo incontro per il 29 aprile.