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Il decoro urbano di San Salvo tra vandalismo e 'giustizieri notturni'

I cittadini chiamati a fare la loro parte

a cura della redazione
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In occasione dell’incontro sul Bilancio partecipato in comune di qualche settimana fa, ampio spazio è stato dato al decoro urbano di San Salvo. I temi sollecitati da alcuni presenti hanno toccato soprattutto due punti: la villa comunale e il mancato rispetto delle norme igieniche da parte dei proprietari di cani.

TELECAMERE ROTTE. Come spiegato dall’assessore alla Manutenzione, Giancarlo Lippis, la cura del verde e degli spazi pubblici è tra le priorità al centro del proprio settore, ma spesso l’attività amministrativa è rallentata da azioni di inciviltà e vandalismo: «Attualmente per una manutenzione superficiale si spendono 50-60mila euro. Il conto è destinato a salire se, come accade spesso, ci sono da riparare gli arredi presi di mira».
A poco servono in questo senso le telecamere presenti nella villa comunale. È emerso, infatti, che solo durante l’estate scorsa il quadro elettrico della videosorveglianza è stato danneggiato in 4-5 occasioni. Ma non solo, le telecamere fanno il paio con i danneggiamenti di lampadine e giochi per bambini. Alcuni dei presenti, abituali frequentatori della villa, avevano denunciato l’illuminazione carente e il degrado di alcune zone. Quello del degrado e delle azioni vandaliche, però, non è più un fenomeno ‘notturno’. Gli stessi amministratori hanno ammesso che è possibile trovare ragazzi che in pieno giorno – mentre marinano la scuola – si divertono sui giochi destinati ai più piccoli. Altra nota dolente, l’abbandono dei rifiuti, nonostante ci siano vari cestini.
Cosa fare? «Qualcuno – ha spiegato il sindaco Magnacca – ci chiede provvedimenti estremi come la chiusura della villa e la sua accessibilità solo in determinate ore. Non so se lo faremo, ma vanno adottate misure più forti».

RANDAGI E NON. Altro problema particolarmente sentito quello della presenza delle feci di cani su marciapiedi e spazi pubblici. È forse questo l’argomento che dimostra che se ci sono cittadini che hanno a cuore il decoro urbano, per altri è difficile cambiare le proprie abitudini a favore di una civile convivenza.
Il primo cittadino sansalvese ha raccontato un episodio-simbolo: «Uno dei nostri vigili è stato minacciato solo per aver chiesto a un cittadino a spasso con il proprio cane se avesse con sé paletta e busta». Altro stratagemma è quello di portare il cane senza guinzaglio e negare – se fermati – che sia il proprio.
Una diversità di vedute che mal si conciliano tra loro. E ciò riguarda anche i cani randagi.
In comune arrivano continue segnalazioni sui randagi presenti nelle vicinanze del centro commerciale ‘Insieme’. In molti ne sono spaventati, ma c’è anche ci si erge a ‘giustiziere notturno’ (così come definito dai presenti). Qualche tempo fa è intervenuto l’accalappiacani del canile di Fallo (convenzionato con i Comuni della Provincia) che ha posizionato una gabbia ‘autocatturante’ per prelevare uno dei cani particolarmente ‘sfuggente’. Non solo l’animale è stato liberato durante la notte, ma la gabbia stessa è stata rubata e il Comune ha dovuto risarcire il canile con 350 euro.

Il decoro urbano di San Salvo, insomma, si regge su un delicato equilibrio nel quale il comportamento dei singoli ha un peso non indifferente. «È un fatto di cultura. I cittadini – ha concluso durante l’incontro Tiziana Magnacca – non solo devono comportarsi in modo adeguato, ma se necessario devono segnalare, anche in forma anonima, gli autori di gesti vandalici a danno del patrimonio pubblico».

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