In occasione della conferenza stampa di sabato scorso del Partito Democratico di San Salvo, Arnaldo Mariotti è intervenuto sull'operazione della Guardia di Finanza che ha coinvolto alcuni vigili urbani della città .
Per l'ex primo cittadino al primo posto ora c'è un inevitabile e grave problema di autorevolezza che colpirà tutto il corpo della Municipale. «Sarà difficile ridare autorevolezza a chi sta in divisa in mezzo a una strada, c'è bisogno di tanto tempo. Quello che è accaduto è molto grave. È difficile capire cosa vuol dire avere un finanziere in casa la mattina presto. Il dispiegamento di forze che c'è stato mi è sembrato eccessivo, con il Comune trasformato in una caserma della Finanza. Cosa ha scatenato un'azione così eclatante?».
Poi, Mariotti affronta quelle che sono le implicazioni e le responsabilità politiche: «Quando accade una cosa del genere significa che la politica ha fallito. Si è bypassata la catena di comando che parte dal sindaco e passa per comandante e vicecomandante. Io ricordo ancora oggi che in campagna elettorale, magari con qualche sfumatura, tutti avevamo nei programmi l'obiettivo di "ridare serenità al corpo dei vigili urbani". Dopo un anno e qualche mese cosa si è fatto? Tutti siamo fiduciosi nella Magistratura, ma cocretamente il sindaco cosa ha fatto per ridare serenità alla polizia locale? Solo un atto ha riguardato la Municipale: dare le pistole ai vigili. Prima di armare gli agenti, ridiamo un assetto a tutto il corpo. Quando ognuno fa come vuole si arriva alle denunce reciproche e alla situazione attuale che ha ricadute negative su tutta la città ».
Concretamente cosa avrebbe dovuto fare l'attuale amministrazione per evitarlo?
«Doveva fare quello che ha detto il sindaco in campagna elettorale. Il sindaco ha promesso pubblicamente alcune azioni, dove stanno? Perché il corpo dei vigili urbani dopo un anno e alcuni mesi è ancora così? Con proroghe di comando e di incarico mese per mese. Bisognerebbe chiudere la partita e mettere un nuovo comandante, magari di zona con un consorzio tra Vasto, San Salvo, Cupello e Monteodorisio. In questo modo tale figura avrebbe la stessa autorevolezza del capitano dei Carabinieri o della Finanza. Purtroppo, manca una visione strategica nell'attuale amministrazione. Ora, però sarebbe utile anche un'azione minimale come quella di dare un comando al corpo dei vigili, perché con un corpo senza testa accadono queste cose. Ognuno si sente autorizzato di fare qualsiasi cosa. Chi paga il danno d'immagine per la città ? Il passato? Certo, tutti siamo colpevoli, ma chi ha lo scettro del comando deve amministrare».