Alla fine è toccata anche alla notte più lunga dell’estate sansalvese, quella ‘bianca’, essere rischiarata da un rogo d’auto.
La Volkswagen Golf distrutta in via Melvin Jones conferma l’andazzo di agosto. Dall’inizio del mese tutte le settimane sono state contraddistinte da incendi dolosi. Il bilancio parla di cinque auto distrutte dalle fiamme alle quali va aggiunto il rogo dell’area accanto al cimitero che ha impegnato i Vigili del Fuoco per 12 ore.
Prima dei fuochi di agosto, la cadenza rispettata regolarmente era di un mese e mezzo-due. La Lancia Y che ha aperto la scia estiva era stata preceduta a giugno dalla  vecchia Fiat Marea in sosta da tempo nella zona industriale non molto lontano dalla Pilkington.

Sui diversi episodi le indagini sono ancora in corso e le forze dell’ordine non si sbilanciano sui moventi. Le piste più battute sono quelle delle ritorsioni personali, ma non manca il timore per gesti dietro i quali potrebbe celarsi lo spettro dell’estorsione. I roghi non fanno distinzioni geografiche. Centro storico, marina, zona industriale e periferia, nessuna zona è stata trascurata.

L’escalation di agosto sembra non aver destato ancora l’attenzione dell’intero consiglio comunale. I gruppi di maggioranza (Pdl, San Salvo Città Nuova, Lista Popolare) e quelli dell’opposizione (SanSalvoDemocratica, Partito Democratico e Centro Democratico) si sono confrontati a suon di comunicati stampa chilometrici su Bilancio e altre questioni simili (e se la questione deve essere affrontata con altri comunicati ai quali non seguono atti concreti, meglio il silenzio di questi giorni). La sicurezza sventolata a turni un po’ da tutte le parti politiche sembra esser finita nell’armadio insieme agli indumenti invernali. 

L’ultima occasione per discuterne in modo approfondito in consiglio comunale risale all’11 marzo scorso. Per l’occasione i tre gruppi di minoranza (SanSalvoDemocratica, Partito Democratico e Centro Democratico) avevano proposto l’istituzione di un tavolo permanente sulla sicurezza. Evidentemente il tavolo non è mai stato apparecchiato.
Andando a ritroso bisogna scendere al 21 febbraio scorso quando l’assessore alla Cultura, Giovanni Artese, firmava un intervento titolato Sicurezza? Parliamone. Nei giorni precedenti si erano registrate le tre auto bruciate nel giro di poche ore (in via Toti e via delle Viole) e la rapina alla farmacia Di Nardo. Artese, nella sua lunga disamina, ricordava come in campagna elettorale il tema fosse stato trattato marginalmente e in gran parte dalla coalizione guidata dal sindaco Tiziana Magnacca. Inoltre, si ribadiva la necessità di affrontare l’argomento con una visione territoriale insieme agli altri Comuni.
Probabilmente, le paroli più forti arrivarono il 16 dicembre, dopo che nel centro di San Salvo fu scoperta la base della banda armata dell’assalto al portavalori. Nell’occasione, anche il giornalista Orazio Di Stefano lanciò un monito importante: «Guai se passa la cultura dell’omertà».

Tornando a giorni più recenti, è del 24 luglio scorso la notizia del finanziamento da parte della Regione del potenziamento del sistema di videosorveglianza (67mila euro per un progetto complessivo di 118mila euro). C’è da chiedersi se l’intenzione è quella di combattere il fenomeno solo con l’apporto delle videocamere, perché attualmente queste non mancano sul territorio, ma a guardare gli ultimi fatti di cronaca anche l’effetto deterrente tarda a manifestarsi.
A dispetto dei comunicati rassicuranti, i fatti parlano chiaro: aggirarsi anche in pieno centro a San Salvo con taniche di benzina e accendino è abbastanza facile.

Ma ad agosto con tutta probabilità anche la questione sicurezza va in vacanza. Gli unici senza ferie sono gli stacanovisti dei falò urbani (insieme a Vigili del Fuoco e forze dell’ordine). Ragion per cui l’unica domanda da porsi è: «Chi sarà il prossimo?».

Di seguito la mappa interattiva degli incendi dall'aprile 2012

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