Riceviamo e pubblichiamo
Gentile redazione,
sono Domenica Albanese dirigente ARDA Associazione Regionale Down Abruzzo. Scrivo a nome di mamma e non di dirigente. Mio figlio Lorenzo, 7 anni, affetto da sindrome di down, frequentante la scuola Primaria a San Salvo presso il secondo circolo di via Verdi, ignaro delle lotte che io faccio per lui, inizia il suo anno scolastico tranquillo e felice con una grande voglia di imparare, ma non sa che i suoi diritti sono stati negati e violati.
Dalle sedici ore settimanali di sostegno assegnatogli da chi di competenza si ritrova ad avere la metà : OTTO ORE.
Stesso problema l'anno scorso a cui ho dovuto provvedere a risolvere per via legale facendo ricorso, spendendo soldi, tempo e salute per le varie preoccupazioni e rabbia subite.
Allora mi chiedo se sia giusto che noi genitori di bambini disabili dobbiamo lottare ogni volta per qualcosa che ai nostri figli tocca di diritto.
È giusto che io, che ho la possibilità e tempo, possa provvedere per permettere che mio figlio abbia una vita dignitosa alla pari degli altri bambini, per quanto possibile, e invece che quei bambini, i genitori dei quali, o per tempo o per motivi economici, non possono prendere provvedimenti, non abbiano la possibilità di istruirsi??????
So che questa mia voce resterà inascoltata ma spero tanto voi mi aiutate a far conoscere i nostri disagi.
Grazie
Albanese Domenica