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Un altro arresto per la rapina al portavalori del dicembre 2012 sull'A14

Sesto provvedimento per il colpo milionario: coinvolto un 38enne di Cerignola

a cura della redazione
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C'è un nuovo provvedimento di arresto relativamente alle indagini sulla rapina milionaria messa a segno al portavalori della società “Aquila”, avvenuta un anno fa, nel dicembre del 2012, sul tratto vastese dell'autostrada A14 Adriatica, nel tratto compreso tra i caselli di Vasto Nord–Casalbordino e Vasto Sud–San Salvo-Montenero di Bisaccia.

Quella emessa nelle ultime ore è la sesta misura cautelare per il colpo.

«Le investigazioni, dirette dai pubblici ministeri Giancarlo Ciani ed Enrica Medori - viene evidenziato in una nota del Comando provinciale dei Carabinieri - hanno già permesso di assicurare alla giustizia Vincenzo Costantino, Simone Di Gregorio, Cono Surace e Matteo Morra e consentire il sequestro della somma complessiva di € 270.000, di alcuni fucili a pompa, due kalashnikov e vario munizionamento, il tutto utilizzato dai malavitosi per il violento assalto, analogo agli ultimi delitti perpetrati nel foggiano nell’ultimo mese».

Per l'ultimo provvedimento i Carabinieri del Nucleo Operativo di Vasto, in collaborazione con quelli di Cerignola, nel pomeriggio di ieri, dopo molte ore di appostamento nei pressi della sua abitazione e della sua azienda, hanno tratto in arresto Emilio Cirulli, 38 anni, notificandogli un’ordinanza applicativa di misura cautelare richiesta dalla Procura ed emessa dal Gip del Tribunale di Vasto.

L’indagato, come gli altri arrestati di Cerignola, è ritenuto uno degli esecutori materiali della violenta rapina. Cirulli è stato trasferito nella Casa Circondariale di Torre Sinello di Vasto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

«Le investigazioni, che già fornivano un quadro probatorio ampiamente rappresentativo delle sue responsabilità - viene ancora precisato nella nota dell'Arma .-, venivano suffragate anche da specifici accertamenti tecnici eseguiti dal Ris dei Carabinieri di Roma; in particolare su alcuni reperti acquisiti sulla scena del crimine veniva rilevato il Dna. del Cirulli».

Le indagini, sottolineano gli inquirenti, continuano non escludendo ulteriori sviluppi. Anche l’ultimo arrestato, come gli altri, dovrà rispondere di concorso in tentato omicidio aggravato, rapina, detenzione e porto abusivo di armi da guerra e parti di essa, ricettazione, incendio doloso

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