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Scatta lo 'sciopero della domenica' alla Denso

I Cobas contro l'uso congiunto di straordinari e solidarietà

a cura della redazione
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Dal prossimo 2 marzo alla Denso scatta lo sciopero della domenica. Lo ha proclamato ieri la sigla sindacale dei Cobas in netto contrasto con la dirigenza del colosso giapponese dell'automotive.

«È notizia di questi giorni che nel reparto Presse in cui lavorano 35 operai, la Direzione aziendale Denso si ostina a comandare lavoratori allo straordinario nelle giornate di sabato e domenica, nonostante molti degli stessi siano sottoposti a contratto di solidarietà con ovvia riduzione del salario. Nello specifico, mentre 12 lavoratori sono adibiti ad una “turnazione creativa di ultima generazione” che prevede 4 turni avvicendati con comprensivi sabati e domeniche in cui devono prestare la loro opera per ben 10 ore al giorno pur rimanendo in regime di solidarietà, ovvero lavorando un totale di 140 ore mensili (invece di 160); altri lavoratori dello stesso reparto, ed addirittura provenienti da altri reparti, lavorano al sabato mattina, sabato pomeriggio e domenica notte in straordinario. Nello stesso reparto quindi, vi sono persone che percepiscono un salario ridotto a causa della solidarietà e persone che invece percepiscono lo straordinario. Nello stesso reparto quindi, vi sono persone che percepiscono un salario ridotto a causa della solidarietà e persone che invece percepiscono lo straordinario».

La Denso di San Salvo usufruisce dei contratti di solidarietà da circa un anno e mezzo per far fronte agli esuberi e preservare i posti di lavoro; a ottobre c'è stato il rinnovo del ricorso all'ammortizzatore sociale per un altro anno.

Continuano i Cobas: «Ci appare ancora più inspiegabile il comportamento aziendale di porre un solo lavoratore di quel reparto in regime di solidarietà a 12 ore settimanali. Questo lavoratore (casualmente iscritto ai Cobas) è l unico di quel reparto che l azienda ha posto a 12 ore settimanali (lavora cioè solo 2 giorni a settimana) nonostante svolga le stesse mansioni dei suoi colleghi. Da due settimane si verifica dunque questa “triste” situazione per cui al sabato ed alla domenica si “ritrovano” nel reparto presse i lavoratori che svolgono 10 ore pur rimanendo in solidarietà e quelli che vanno a fare lo straordinario. Giudichiamo inaccettabile tutto ciò».

Per l'organizzazione sindacale è necessario quindi un cambio di direzione da parte della dirigenza: «Se l’azienda ritiene di dover far ricorso allo straordinario deve prima rinunciare ad applicare i contratti di solidarietà in quel reparto e ripristinare una turnazione più democratica che tenga conto di tutti i lavoratori. La legge ed i contratti collettivi di lavoro assicurano all’azienda la possibilità di ricorrere allo straordinario obbligatorio, ma questo in condizioni normali, richiedere al ministero del Lavoro contratti di solidarietà finanziati con soldi pubblici e poi fare nello stesso reparto straordinario per noi è inammissibile. Per questo come Cobas dichiariamo lo sciopero alla domenica a partire da domenica 2 marzo 2014 ed in modo permanente per tutte le domeniche fino alla cessazione da parte della direzione denso di quello che ci sembra un abuso ed un sopruso».

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