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Il 'bollettino di guerra' della Salerno-Reggio Calabria: 2 morti e un ferito in un mese e mezzo

Nella stessa galleria dove è morto De Luca un crollo solo 11 giorni fa

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San Salvo piange un nuovo morto sul lavoro. Antonio De Luca, 39 anni, è morto all’interno della galleria 'Serra Rotonda' sull’autostrada A3, Salerno – Reggio Calabria, in territorio di Lauria (Potenza).

Il 39enne da circa dieci anni risiedeva a San Salvo. Era originario di Montecilfone, un piccolo comune in provincia di Campobasso. E molisana era anche la ditta per la quale lavorava e che lo aveva portato a centinaia di chilometri lontano da casa: la Castelfer Carpenterie, affidataria della Grandi Lavori Fincosit, impegnata negli interminabili lavori dell’autostrada che collega la Campania alla Calabria.

La notizia ha fatto subito il giro della città. Il dolore è lo stesso di due anni fa, quando, nel luglio 2012, Michele Mastrippolito morì per le ferite riportate in un incidente all’interno della Pilkington. Parenti e amici hanno da subito cercato di portare conforto alla famiglia dell’ennesima morte bianca; De Luca lascia la moglie e due bambini in tenera età. «Antonio resterai nei nostri cuori» campeggia in uno striscione apposto vicino l’abitazione.

Al perché ancora una volta si piange la scomparsa di un uomo, di un padre di famiglia, la magistratura potentina cercherà di dare delle risposte. Anche l'Anas ha avviato una commissione d'inchiesta interna che dovrà individuare eventuali responsabilità.

Ieri i lavori si sono fermati: i sindacati lucani hanno proclamato lo sciopero generale del settore Costruzioni. «Bisogna fermare questa strage silenziosa, che si sta consumando sulla grande incompiuta Salerno - Reggio Calabria. Di fronte a queste tragedie annunciate occorre tolleranza zero ed è per questo che è necessario attivare i livelli istituzionali, anche nazionali, e la magistrature inquirente, affinché siano accertate tutte le responsabilità».

Parole che si perderanno nuovamente nel vuoto fra qualche giorno quando tornerà tutto alla normalità come già successo. In una manciata di chilometri e giorni (circa un mese e mezzo) quel tratto dell'A3 presenta un conto da bollettino di guerra: 2 morti e un ferito.
All'inizio del mese di aprile in un’altra galleria poco distante ha perso la vita Giuseppe Palagano, 55 anni. Una storia dai contorni poco chiari aggravata dalla difficoltà di trovare testimoni presenti al momento dell'incidente.
L'8 maggio, solo 11 giorni prima dell'episodio fatale che ha coinvolto De Luca, nella stessa galleria 'Serra Rotonda', un 58enne di Lauria è rimasto gravemente ferito dopo essere stato travolto da una massa di materiale roccioso: stava posizionando la rete di protezione della volta. 

De Luca era originario della provincia di Campobasso, che ieri ha ricevuto un'altra tragica notizia: Carlo Rucci, 24 anni di Sepino, caduto, il 13 maggio scorso dal tetto di un capannone è morto nella clinica di Pozzilli dove era ricoverato. Una equipe di medici ha proceduto all'espianto degli organi per salvare altre vite umane.
Sempre ieri, in Toscana, un 25enne è rimasto gravemente ustionato dopo essere stato avvolto dalle fiamme in un'azienda di Vinci.

Quello delle morti bianche è un filo che unisce l'Italia senza distinzioni geografiche: per spezzarlo non più tempo (solo) di indignazione e solidarietà istituzionale alle famiglie colpite.

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