Il 9 ottobre scorso, quando i Carabinieri della Compagnia di Vasto lo avevano arrestato la prima volta, il Gip del Tribunale di Vasto lo aveva fatto scarcerare: a giudizio del magistrato, mancava la flagranza di reato dopo la tentata rapina ai danni della gioielleria Miscione, avvenuta al centro di San Salvo la sera del 4 ottobre scorso. I militari coordinati dal capitano Loschiavo, però, ritenendolo personaggio da tener d'occhio, non hanno desistito ed hanno raccolto ulteriori elementi di prova contro di lui che hanno portato all'emissione di un ordine di custodia cautelate in carcere notificato a carico di Giovanni Giammarino, 29 anni, di San Salvo. Rapina, lesioni personali e spaccio di sostanze stupefacenti sono le accuse contestate al ragazzo, che è stato nuovamente arrestato e adesso rinchiuso nel carcere di località Torre Sinello di Vasto. Il giovane, assieme ad una sua compagna, una ragazza di 23 anni di Isernia, aveva cercato di rapinare la gioielleria nel centro storico di San Salvo. Ma aveva dovuto desistere dal suo intento, per via della pronta e per lui inattesa reazione della titolare dell'esercizio commerciale, reazione dalla quale era successivamente sfociata una colluttazione nella quale a finire ferite, per alcune vetrate della gioielleria infrante in quei concitati momenti, erano state le due donne, con Giammarino che faceva inizialmente perdere le sue tracce per essere successivamente individuato e per una prima volta tratto in arresto dagli uomini dell'Arma vastese.