Un nuovo anno scolastico inizia, ma il problema resta sempre lo stesso. Accade alla Scuola primaria di via Verdi dell'Istituto comprensivo n. 2. Per il terzo anno consecutivo, Domenica Albanese, mamma di Lorenzo - affetto dalla sindrome di Down - si trova a lottare per avere riconosciuto un diritto: le 18 ore settimanali di sostegno (qui la situazione trattata l'anno scorso).
La commissione Asl e il personale scolastico che lo segue ha fissato a tanto le ore di cui ha bisogno, ma annualmente gliene vengono assegnate solo 8 (il primo anno 9).
Per due anni, la mamma ha deciso di adire le vie legali e dopo un paio di mesi ha visto ripristinato le 18 ore. Puntuale, anche quest'anno, le situazione si è ripresentata. Domenica ha quindi deciso di scrivere al Provveditorato della Pubblica Istruzione dell'Aquila.
Il dubbio è lecito: è possibile che dopo due anni Lorenzo debba perdere nuovamente 2 mesi dell'anno scolastico in attesa che la giustizia gli riassegni quanto gli spetta già di diritto.
La lettera al provveditorato
Sono Domenica Albanese, dirigente Arda, Associazione Regionale Down Abruzzo sez. Vasto, nonché mamma di Lorenzo un meraviglioso bambino di 8 anni affetto da sindrome di down.
Le scrivo in qualità di mamma e non di dirigente, rivolgendo a lei il mio pieno sconforto. Lorenzo è un bambino dolcissimo, con tanta voglia di imparare, ma purtroppo la
sua sindrome fa si che lui abbia molti problemi sia a livello motorio che psicologico, ma se ben seguito riesce a fare molto. Frequenta la terza elementare dell'Istituto Comprensivo Statale n. 2 Scuola Primaria di via Verdi in San Salvo.
Dal primo anno non gli sono state assegnate le giuste ore di sostegno richieste dalla commisssione Asl e personale scolastico che lo seguono, e sono due anni che devo rivolgermi ad un legale per far sì che i suoi diritti gli vengano assegnati. Le chiedo se tutto ciò sia giusto!
Noi genitori di bambini disabili incontriamo difficoltà ogni giorno per far crescere i nostri figli, e fargli avere, lì dove è possibile una migliore qualità di vita, perdendo tempo, soldi e salute, tutte motivazioni che potremmo dedicare a loro per farli crescere più serenamente possibile.
La prego faccia si che questo mio grido d'aiuto non rimanga inascoltato, mi aiuti a non negare a mio figlio la possibilità di essere al pari con gli altri, o cercare di esserlo... LORENZO VUOLE IMPARARE! Per farlo però ha bisogno di aiuto che solo la sua maestra di sostegno può dargli, ma non con le 8 ore settimanali assegnatigli, ma con le 18 richieste da chi di dovere.
Adire le vie legali anche quest'anno, come ho fatto anni addietro, significa perdere mesi di tempo prima che gli vengano riassegnati. Io non mi arrendo, se sarà necessario andrò a protestare anche al centro del mondo per far conoscere a tutti le ingiustizie, le umiliazioni e i diritti negati chea i nostri figli subiscono.
In fede
Una mamma disperata, ma piena di voglia di lottare.