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Denso, grido d'allarme dei sindacati

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Pubblicato su ''Il Messaggero d'Abruzzo'', a firma di Marina Recinelli. Situazione critica alla Denso di Piana Sant'Angelo dove, ieri mattina, è arrivato anche Giorgio Capriolo della Fim-Cisl nazionale. ''Siamo seriamente preoccupati - ha detto Capriolo - perché, nonostante l'accorso dell'aprile scorso, l'azienda si è presentata al tavolo romano lamentando ancora una volta un bilancio in rosso e senza progetti di rilancio''. Una situazione di non chiarezza da parte della Denso che riporta in primo piano lo spettro della localizzazione mentre si teme che la Denso stia per tornare a puntare il dito contro presunti esuberi, duecento le unità eccedenti. ''Chiediamo un piano di consolidamento occupazionale - ha aggiunto Capriolo - e il rilancio del sito di San Salvo - prematuro pensare ad un blocco della fabbrica, aspettiamo di incontrare nuovamente i vertici aziendali, ma, di certo, questa fase è tutt'altro che facile''. Un momento complesso per il fronte sindacale che, mercoledì scorso, al gran completo (presenti tutti i delegati dei direttivi aziendali di Fim, Fiom, Uilm, Ugil e Fismic) si è incontrato per un attivo in cui è stata ribadita la linea dura. Blocco degli straordinari e un pacchetto di scioperi i primi provvedimenti assunti mentre, dopo aver incassato il pieno sostegno di tutte le istituzioni del territorio, ci si prepara ad una assemblea pubblica per discutere i problemi dell'industria sansalvese. ''La Denso è una realtà importante - ha concluso Capriolo - e non possiamo correre il rischio di perdere posti di lavoro anche se, grazie agli investimenti che la Fiat opererà in questa zona, il saldo occupazionale resta positivo''. Intanto, il segretario provinciale della Ugl metalmeccanici, Francesco Vitullo, è tornato ad incalzare la dirigenza della Denso sulla gestione giudicata inadeguata: ''La Denso deve assumersi le proprie responsabilità - ha dichiarato Vitullo - responsabilità che vanno ricercate in un management che non è all'altezza e mette in pericolo i nostri posti di lavoro. Pertanto - conclude Vitullo - l'Ugl invita l'azienda a presentare progetti che possano rilanciare lo stabilimento. Esistono possibilità concrete di accedere a finanziamenti, comunitari e nazionali, ed è doveroso che la Denso vi acceda, diversamente ci sorge il concreto dubbio che, come spesso le multinazionali fanno, si voglia distruggere questo sito per trasformarlo in un magazzino. La Denso sappia che i lavoratori non lo permetteranno''.
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