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Ssd: «L'amministrazione comunale è alla frutta»

«Marchese, la querela di Tomeo mi fa solo onore, ci ricandidiamo al governo della città»

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LOTTI DEMANIALI & PANDA GPL - All'incontro organizzato da San Salvo Democratica alla Porta della Terra ancora critiche per il sindaco e la maggioranza. Le accuse sono quelle note: la città è sporca, piombata nell'isolamento sul territorio, chi ha pensato il senso unico su via Montegrappa deve avere avuto «problemi d'infnzia». Ma l'accusa più consistente riguarda la mancata partecipazione del Comune al bando per la locazione e concessione terreni demaniali alla marina da parte dell’Agenzia del Demanio. Di Stefano giudica molto grave da parte del sindaco non aver compreso l'importanza che avrebbe potuto avere per la città l'acquisizione in concessione di quei terreni del demanio marittimo.
Gli esponenti di SSD nel ribadire la mancanza di progettualità dell'amministrazione criticano anche l'aquisto delle due «Panda» a metano per il corpo dei vigili, ricordando come l'attuale amministrazione abbia cancellato il Progetto 20-20-20 - suppostamente più verde - della precedente ammnistrazione che invece poneva l'accento su sviluppo ambiente e occupazione.

PRIMARIE & QUERELE - Di Stefano ribadisce relativamente alla discussione sulle primarie nel Pd cittadino debbano ovviamente svolgersi senza veti, e si rallegra del cambio della guardia alla segreteria del Pd cittadino in vista chissà di un futuro ricongiungimento della sinistra sansalvese, fatto che a sentire le loro dichiarazioni pubbliche pare essere cercato e voluto sia dal Pd che da Ssd. Certo sul fatto dei veti alle primarie si può dire a parziale discolpa del precedente segretario del PD di  San Salvo che a livello nazionale il Pd sia stato «cattivo maestro» esordendo proprio con delle primarie con veti, su Colombo, Di Pietro, Pannella e Grillo.
Sulla denuncia di Tomeo nei confronti di Marchese (leggi), l'esponente di Ssd si dice ad ogni modo per nulla preoccupato dalla querela, la prima in assoluto per lui dopo anni di attività politica, e anzi accoglie quasi con piacere la denuncia sintetizzando efficacemente con una battuta che questa sarà un occasione per mettere in chiaro le cose.

GUAI A VOI, IPOCRITI - «Una comunità si muove secondo come si muovono i suoi governanti, se tu hai un Papa impazzito impazzisce tutta la Chiesa, [...] se chi ha responsabilità, chiunque esso sia, non diventa pietra miliare del tessuto sociale, il tessuto sociale si sfalda, quindi consiglierei  a chi ha responsabilità, chiunque esso sia, di non mettere benzina sul fuoco» dice Di Stefano.
Il presidente dell'Azione Cattolica di San Nicola, Ciurlia, aveva chiesto che la marcia della pace fosse aperta dai 30 eritrei al centro delle polemiche, ma è stato ignorato. Solidale con Fabrizio Ciurlia, Di Stefano si spinge al paragone col Papa, si parva licet, poi facendo riferimento a anche un comportamento schizofrenico. Di Stefano nel suo paragone tira in ballo anche il Papa, e più avanti invita ad andare «oltre gli altari». Che sia un messaggio rivolto a chi pastore di anime o educatore è stato sordo all'appello di Ciurlia? Ma questa è solo una "esegesi" delle parole di Di Stefano.

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