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«... se lasci che la Sua parola entri nel tuo cuore e che il Suo amore si accende in te allora la tua vita diventerà bella, degna di essere vissuta...»

Questo uno dei messaggi guida dell’omelia dell’arcivescovo Padre Bruno

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La chiesa di santa Maria Maggiore di Vasto era gremita di gente e di sacerdoti (erano tutti presenti quelli della zona di Vasto) in occasione dell’inaugurazione della Missione Popolare della zona di Vasto tenutosi ieri pomeriggio presso la chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto.

Sui banchi era posto un depliant ove è raccontato la storia dell’incontro di un pellegrino con tre spaccapietre affaticati e con croste di polvere e sudore sul volto. Alla domanda “che cosa fai”: il primo spaccapietre risponde in maniera sgarbata ”Mi sto ammazzando di fatica”; il secondo dice “non vedi lavoro da mattina a sera per mantenere mia moglie e i miei bambini; il terzo con uno sguardo sereno e sorridendo con fierezza risponde “non vedi, sto costruendo una cattedrale”. A valle si stava erigendo una cattedrale. Sul retro di questo depliant è posto il programma degli eventi zonali per tutte le parrocchie. Ogni parrocchia poi gestirà altri momenti ed eventi per la missione.

Dopo la proclamazione della parola e l’omelia dell’arcivescovo, coloro che hanno seguito un corso per questa missione sono stati chiamati sull’altare per ricevere la preghiera del pellegrino e la benedizione per questo mandato a far riscoprire a tutti i battezzati e non, Gesù  come bene incommensurabile. Questa Missione è nata,  dopo 4 anni di sinodo diocesani e zonali e 5 anni di visite pastorali a tappeto e dalla constatazione che dei tantissimi battezzati solo una porzione partecipa alla messa domenicale. Questo è un sintomo di sterilità spirituale.

Una volta conclusa la celebrazione eucaristica l’arcivescovo ha condotto in solenne processione il santissimo per il centro storico di Vasto, sino a raggiungere la chiesa dell’Addolorata dove resterà esposto, notte e giorno sino al 6 giugno, ricorrenza del Copus Domini.

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