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«... dove due o più sono riuniti nel mio nome...»

L’incontro ACR di San Salvo Marina del sabato precedente la seconda domenica di quaresima

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Ogni incontro di ogni cammino di fede è sempre diverso dall’altro; l’unica cosa che le accomuna è la certezza data da Gesù e trascritta nel vangelo, Matteo 18,20 “… dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro».

Ieri pomeriggio siamo andati all’incontro dell’Azione Cattolica dei Ragazzi (ACR) delle scuole medie nella parrocchia di San Salvo Marina.

Don Mario e Claudio Cassone, l’educatore di questo gruppo ACR, hanno accolto questi ragazzi con quel sorriso e quella tenerezza di quel padre che da un po’ di giorni non vede i suoi figli.

All’arrivo i ragazzi arrivati un po’ prima fraternizzavano tra di loro e scherzavano con Claudio. Giunta l’ora dell’incontro i ragazzi si sono spostati nella stanza a loro riservata.

L’incontro è cominciato con un semplice Padre Nostro e la lettura da parte di Don Mario del primo versetto del vangelo della domenica (Marco 1, 12-15). È seguito un video di You Tube dal titolo “le tentazioni di Gesù”. Alla fine del video, Don Mario ha puntualizzato che il vangelo dell’indomani  non conteneva questo racconto ma sono una estrema sintesi.
I ragazzi sono stati invitati a dire quali erano le tentazioni di Gesù. Claudio ha iniziato un dibattito su quali erano per loro le tentazioni.
Quasi in coro hanno attribuito questo ruolo al cellulare. Alcuni facebook, calcio computer e playstation. Una ragazza ha detto che però il cellulare serviva per mantenere i contatti con i loro amici. Don Mario le ha controbattuto a questa cosa apparentemente positiva che i rapporti umani sono meglio di quelli “virtuali”. Fare un messaggio o una telefonata ad un amico non costa rinunce  e fatica. L’andare invece da un amico significa rinunciare a del tempo personale per stare con l’altro. Senza considerare il fatto che lo stare insieme, il guardarsi negli occhi, favorisce la fiducia e l’amicizia vera.

Claudio ha suggerito ai ragazzi di fare questo esperimento: rinunciare (o per lo meno circoscrivere) in questo periodo di grazia di quaresima a ciò che più è caro a ognuno per sperimentare che si attribuisce ad alcune cose un importanza superiore a quella che merita.

La benedizione di Don Mario ha segnato la conclusione  dell’incontro.

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