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Resistenza, sempre!

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Oggi festeggiamo il giorno della Liberazione della nostra Italia dalle forze di occupazione nazifaciste, che i partigiani combattevano dall’8 settembre 1943.
Il 25 aprile del 1945, gli uomini valorosi del Comitato di Liberazione Nazionale, proclamarono l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane di attaccare i presidi fascisti e tedeschi, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate.
Oggi è un giorno di festa, i nostri bambini non vanno a scuola, festeggiamo la nostra libertà, dal giogo nazifascista, perché quelli furono anni violenti, di morte e di sofferenza.

Il nostro popolo, ebbe la capacità di alzare la testa e dire basta. Furono i partigiani i protagonisti. Uomini che decisero da che parte stare e di lottare per quello in cui credevano. Erano ideali, erano pane e terra. Si aveva qualcosa per cui lottare e non attesero i salvatori per cominciare a farlo.

Il nostro è un grande Paese, questa non è retorica spicciola, in molti prima di noi ci hanno creduto, e hanno lottato per salvarlo.

Oggi la lotta la stiamo conducendo contro nuovi nemici: mafia, corruzione, lobbisti e sciacalli. Le nostre armi, oggi, non possono e non devono essere fucili e vanghe: l’informazione, comprendere ciò che avviene intorno a noi per modificarne le storture; la parola, da proferire davanti alle ingiustizie; l’azione civica, il nostro essere cittadini consapevole e attivi.
Perché essere Partigiani, oggi come allora è un dovere, non solo una scelta.

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