Si è tenuto questa mattina presso il centro culturale ‘Aldo Moro’, l’ultimo incontro del progetto Uno scrittore a scuola, promosso dall’Istituto Superiore Mattioli di San Salvo. Ospite di chiusura, Carlo Lucarelli, scrittore, sceneggiatore, giornalista italiano. Tutto ciò che scrive ha l’impronta del noir, dovuto probabilmente, come lui stesso ha affermato in risposta ad una delle tante domande provenienti dagli studenti, al fatto d’esser cresciuto a Bologna, in un periodo in cui trame e misteri, venivano utilizzati per spiegare tragedie.

L’ispettore Coliandro, il commissario De Luca, protagonisti delle serie televisive più conosciute, sono stati al centro delle domande rivolte allo scrittore. Di come a volte il passaggio dalla narrativa alla televisione, per colpa dei tempi che quest’ultima impone, finiscono per censurare alcuni personaggi.

Lucarelli ha parlato dell’Italia, di un Paese che è continuamente in bilico tra il bianco e il nero, tra mafiosi e gente per bene. «C’è un’immagine che ricordo bene, quella della folla che gremiva piazza Duomo all’indomani della strage di piazza Fontana, le facce nere di quegli uomini e quelle donne, solo grazie a quelle facce, non fu possibile mettere in atto un colpo di stato».

Emma Sarcinelli, referente del progetto Uno scrittore a scuola per l’istituto Mattioli, ha chiuso la mattinata, entusiasta dei risultati raggiunti e della partecipazione attiva degli studenti a tutti gli incontri che hanno visto nella nostra città scrittori quali Marcello Fois ed Erri De Luca.

servizio e video di Antonia Schiavarelli