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Incendio alla Pilkington, danni ingentissimi

redazione
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Per fortuna non ci sono stati feriti, ma il bilancio è ugualmente pesante. L'incendio di vaste dimensioni che ha interessato uno dei capannoni dello stabilimento Pilkington di San Salvo, specializzato nella produzione di vetri per auto, si è sviluppato questa mattina poco dopo le 9.30 in una della due sale cosiddette ''accoppiate'' dove si realizzano fogli di plastica utili ad attaccare i parabrezza per le auto. Una scintilla, probabilmente determinata dal surriscaldamento di uno dei macchinari utilizzati nella linea di lavoro, ha dato innesco al rogo che in breve tempo ha intaccato le lavorazioni, propagandosi in pochi istanti nell'ampio capannone. In quel momento erano venti gli operai in attività che hanno immediatamente dato l'allarme cercando, nel contempo, di provare a spegnere il fuoco con l'ausilio di alcuni estintori. Vanamente, però. Gli operai sono comunque riusciti a mettersi in salvo mentre in zona arrivavano squadre e mezzi dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto alle quali si sono poi aggiunti quelle di tutti le altre sedi della provincia ed anche da Pescara. Dopo oltre quattro ore di duro lavoro, grazie in particolare ad una speciale schiuma utilizzata dai pompieri pescaresi, è stato possibile avere ragione delle fiamme. Ingentissimi, ad una prima sommaria stima, i danni provocati dall'incendio, con la sospensione de turno di lavoro degli operai impiegati in quel reparto. La densa e nera nube poi sprigionatasi dal rogo ha creato non poca apprensione per una sua eventuale tossicità, che sembrerebbe comunque esclusa dai primi rilievi compiuti dai tecnici specializzati dell'Arta, l'agenzia regionale per la tutela ambientale. Un episodio che apre preoccupanti scenari anche per l'occupazione all'interno della Pilkington, multinazionale da qualche mese passata sotto il controllo del colosso giapponese del vetro Nippon Sheet Glass. A tal proposito, sembra probabile l'applicazione della cassa integrazione straordinaria per più di 300 dipendenti (quelli che lavorano all'interno delle due sale plastica) e, per rimettere a regime l'attività, un investimento di non poca portata economica.
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