Il presidente della ditta Sasi, Gaetano Pedullà, nelle scorse settimane aveva lanciato il primo grido di allarme per la preoccupante e perdurante situazione meteorologica che sta provocando l'assottigliamento delle risorse idriche disponibili nel territorio del chietino. L'assenza di precipitazioni, in questo inverno dal clima assolutamente anomalo, è stata la costante degli ultimi mesi e le conseguenze sono che le sorgenti montane e le riserve idriche si sono ridotte drasticamente. Le scarse piogge degli ultimi giorni non hanno certo migliorato di molto la situazione e dunque l'emergenza siccità resta alta per i circa ottanta comuni le cui reti idriche sono gestite dalla ditta Sasi di Lanciano. L'imperativo, a questo punto, è di ridurre al massimo gli sprechi, e proprio in applicazione di questo principio il gestore unico del servizio idrico integrato ha adottato un primo provvedimento d'urgenza, disponendo la chiusura immediata di tutte le fontane pubbliche del chietino approvvigionate dall'acquedotto alimentato dalle sorgenti del Verde. Non era mai successo, nel recente passato, che la portata di quell'acquedotto, il maggiore presente sul territorio, diminuisse così drasticamente con in questo periodo, e siamo in pieno inverno, almeno secondo il calendario. Se non dovessero arrivare le attese precipitazioni nelle prossime settimane, le misure d'emergenza verrebbero estese, inevitabilmente, a tutto il territorio della provincia. ''Una decisione che provocherà sicuramente dei disagi agli utenti, ma comunque molto contenuti. - commenta il presidente della Sasi, Gaetano Pedullà - Chiudere i fontanini, infatti, ci consentirà di risparmiare una notevole quantità d'acqua e questo permetterà di rinviare ancora per un po' l'eventuale sospensione notturna dell'erogazione dell'acqua potabile, che porterebbe problemi ben più gravi alla collettività''. ''Dobbiamo cercare di collaborare - raccomanda in chiusura Gaetano Pedullà - per affrontare al meglio questi mesi. L'imperativo è uno solo: ridurre gli sprechi legati all'utilizzo improprio della risorsa idrica''. Francesco Bottone