Lulzim Bimi, Fasli Faslia, Clirim ed Elvin Tafili – i quattro albanesi coinvolti nella sparatoria del 14 aprile scorso – hanno ottenuto i domiciliari. Per il pm non sussiste pericolo di fuga, né di reiterazione del reato e alterazione delle prove. Il primo a ottenere l’alleggerimento delle misure restrittive è stato Clirim Tafili (46 anni), accusato insieme a Bimi e Faslia di tentato omicidio e porto abusivo di armi; per Elvin Tafili c’è solo la seconda ipotesi di reato. Il 26 maggio scorso, sul teatro della sparatoria – il bar Evelin in contrada Stazione – sono arrivati i Ris di Roma (nella foto) che hanno ricostruito la dinamica della vicenda; qualche giorno dopo c’è stato il dissequestro dell’attività frequentata soprattutto dalla folta comunità albanese della città . Secondo la ricostruzione dei carabinieri, quella notte Faslia raggiunse il bar per un regolamento di conti e prima che potesse entrare partirono i colpi da dentro il locale dove – tra gli altri – c’erano i Tafili e Bimi. Faslia, caduto a terra ferito a una gamba, rispose al fuoco: uno scambio di colpi che mise a repentaglio la vita di quanti in quel momento affollavano il bar – c’erano anche diversi bambini – in occasione della partita di Champions League della Juventus.