Incontriamo Federica Crisci e Camillo Roberti il giorno in cui hanno terminato i loro esami. Nei diplomati del liceo scientifico Mattioli di San Salvo. La soddisfazione riempie i loro visi, le aspettative del prossimo futuro fanno brillare i loro occhi.
Rivolgiamo loro alcune domande.
Cinque anni intensi, in che modo le vostre aspettative iniziali sono cambiate?
Federica: “Essendo una piccola scuola, siamo stati sicuramente maggiormente seguiti dagli insegnanti, la struttura era accogliente, ci si sentiva una famiglia, nessuno si è mai trovato indietro. In una scuola più familiare si è più seguiti”.
Camillo: “Concordo con Federica, riguardo al fatto che l’atmosfera familiare abbia influito molto sulla nostra preparazione”.
Prospettive future, cosa intendete fare?
Federica: “Io intendo proseguire gli studi e fare scienze politiche, per poter viaggiare e lavorare nelle ambasciate o nei consolati, mi piace viaggiare e dunque sarebbe un bel compromesso tra il lavoro e il piacere”.
Camillo: “A me piacerebbe fare medicina, mi sto già preparando per il test di ammissione che ci sarà l’8 settembre. E’ una facoltà che mi piace perché amo aiutare gli altri, inoltre per me il corpo umano è una splendida macchina da scoprire, spero davvero di riuscire a rientrare”.
Cosa consigliereste ad un ragazzo di terza media, che in questi giorni sta scegliendo gli studi superiori, cosa gli direste su come affrontare questo percorso di studi?
Federica: “Riguardo alla scelta, consiglierei di non decidere istintivamente, ma di cercare di trovare quella scuola che ti dia la preparazione migliore per poter proseguire gli studi se è quello che vuoi fare. Non concentrarsi sulla città in cui si studia, che sia essa San Salvo o Vasto”.
Camillo: “Io vengo da Lentella e a differenza di molti amici ho deciso di continuare i miei studi a San Salvo anziché recarmi a Vasto. Avevo pensato che questa potesse essere la scelta migliore, sia per i trasporti, sia per l’offerta scolastica. Abbiamo intrapreso molti corsi, molti dei quali gratuiti, comprese le certificazioni linguistiche e corsi di informatica, ritengo che debba essere una scelta ragionata, specialmente se c’è la volontà di proseguire, il liceo scientifico ti insegna un metodo di studio”.
Come vivete questo distacco? Di fatto intraprendere da qui a pochi mesi un nuovo percorso, nuovi studi, nuovi amici, nuove città.
Federica: “Sicuramente un po’ di paura e di ansia c’è sempre, però è una parte della vita che bisogna affrontare con il sorriso, senza scoraggiarsi subito”.
Camillo: “Invito tutti coloro che si apprestano ad iniziare gli studi superiori a godersi questi cinque anni, perché passano in fretta e perché comunque, al di là di quello che si può pensare, tra gioie, dolori, felicità, questo è un percorso bellissimo, che ti forma. Vi invito a viverla come un’esperienza per arricchire il proprio bagaglio culturale e di vederla sempre in maniera positiva, perché alla fine dei cinque anni la nostalgia ci sarà per gli anni appena trascorsi”.