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Muore poliziotto fuori dallo stadio, il calcio si ferma

redazione
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''Ho disposto lo stop di tutte le attività, il calcio in Italia si ferma. Ora basta, veramente basta''. Durissimo il commissario straordinario della Federcalcio, Luca Pancalli, che ha disposto il blocco di tutti i campionati a seguito della morte di un giovane poliziotto, Filippo Raciti, negli scontri all'esterno dello stadio ''Massimino'' in occasione del derny di serie A Catania-Palermo. ''E' una situazione che non riesco neanche a commentare, perdere la vita a 38 anni è incredibile - ha aggiunto -; questo non è sport, sono d'accordo con Petrucci e con tutte le componenti del calcio e abbiamo bloccato tutto''. Alla domanda sull'opportunità di bloccare prima della gara di oggi (vista la morte del dirigente della Sammartinese, Licursi) il campionato, Pancalli ha risposto: ''Non mi sento di affrontare polemiche, c'è una famiglia che sta vivendo quello che sta drammaticamente vivendo, il tempo delle arole e delle polemiche in questo momento deve chiudersi qui. Ho fatto un giro di telefonate, a partire da Petrucci e sentendo anche le altre componenti del calcio, dobbiamo fermarci, ci fermiamo. Una giornata non è sufficiente dopo quello che è successo - ha poi aggiunto -. Proprio per questo lunedì parteciperemo ad un tavolo d'emergenza al quale interverranno il ministro per lo Sport Giovanna Melandri, il ministro degli Interni Giuliano Amato e probabilmente dovrebbe partecipare anche il Presidente del Consiglio Romano Prodi. In questo tavolo verranno decise misure strordinarie altrimenti non si può ripartire. In ogni caso senza misure drastiche non si riparte. Il campionato si ferma a tempo indeterminato. La Nazionale? Noi abbiamo ospite la delegazione della Romania in questo momento e quindi prima di decidere dobbiamo sentire loro. Euro 2012? In questo momento il mio pensiero va alla famiglia Raciti e non mi preoccupo di euro 2012, ma tuttavia credo che bisognarà pensarci''. Stop al calcio, dunque. Per un fine settimana di riflessione. Basterà a limitare la violenza?
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