L’emergenza idrica, sta prendendo risvolti drammatici.
Il Sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, interpellata telefonicamente dalla nostra testata ci spiega tutti i passaggi che il comune ha fatto per garantire che il territorio non subisca danni irreversibili, nel settore agricolo, industriale e turistico.
Dopo il summit tenutosi venerdì scorso presso il Genio Civile di Chieti, la situazione se possibile sembra esser peggiorata, in quanto si sta lavorando su una doppia emergenza. Quella relativa al bacino della diga di Chiauci, le cui riserve, per motivi “tecnici”, basteranno non oltre il 15 di agosto e la rottura dell’adduttore, ossia del collegamento che permette l’approvvigionamento delle acque ai terreni agricoli, alle industrie e a San Salvo marina.
E’ per questo che al momento si sta lavorando, il sindaco ci riferisce che la ATO di Chieti, ha preparato tutta la documentazione necessaria affinché la regione possa rilasciare i permessi di potabilizzazione delle acque di contrada Pietrafradicia alla CONIV, garantendo così l’apporto idrico necessario. Il Sindaco ha intanto allertato la Protezione Civile e tutti gli enti, affinché nessuno possa sentirsi irresponsabile.
Il direttore della Coldiretti Gabriel Battistelli, interviene dopo l’incontro tenutosi questa mattina proprio con il commissario del Consorzio di Bonifica Sandro Annibali, chiarendo “Dopo la salute pubblica, il primo settore che dovrebbe essere tutelato nella distribuzione della risorsa idrica è l’agricoltura in quanto produttrice di cibo, senza acqua non c’è agricoltura, senza agricoltura non c’è cibo. Pertanto, senza nulla togliere ai diversi altri settori dall’industria al turismo, è necessario tutelare prima di tutto il settore primario non solo per l’economia locale ma per la società intera”.
Il Consorzio di Bonifica Sud, ha una superficie consorziata comunale di Ha 137.922 di cui Ha 118.000 assoggettati a contributo, si consideri che ogni ettaro di terreno contribuisce con circa 200 euro annui, sono 45 comuni di cui 44 in Provincia di Chieti e 1 in Provincia di Campobasso e una popolazione complessiva servita di oltre 230mila unità, dal novembre scorso è stato commissariato dalla Regione Abruzzo. Si pensava che una gestione "non politica" dell'Ente portasse a risultati migliori, da allora gli unici risultati visibili sono di una completa disorganizzazione, il "traghettatore", come venne definito Sandro Annibali, anzichè traghettare sta facendo affondare la nave.