Il 25 giugno, nella sala cine-teatro del Centro Culturale Aldo Moro di San Salvo, è stato proiettato “Il sale della Terra”, un film co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, ispirato dalla testimonianza fotografica (fotografica è a dir poco riduttivo) di Sebastião Salgado sulla bellezza del nostro pianeta e sull’orrore della stupidità umana. 

Un reportage potente, magnifico, dirompente come un pugno nello stomaco, che ti incolla allo schermo in tutti i suoi passaggi attraverso un mondo che sembra surreale, dalle miniere del Brasile  ai ghiacci della Siberia, dai pozzi petroliferi in Medio Oriente  fino al punto di rottura umana per i kilometri di cadaveri del genocidio Rwuandese, perché ogni uomo ha il suo punto di rottura.

Al di la di questo, comunque, il giorno della proiezione, il mio pensiero era stato: “ecco, finalmente ci siamo. Dopo tanti anni sarà possibile tornare al cinema nella mia città”.

L’entusiasmo era alle stelle. C’erano stati parecchi giorni di preparazione, sistemazione degli impianti, discussioni, pubblicazioni, volantini, pre-visioni e previsioni.

Poi la sera  del 25 giugno, l’apertura. Il pubblico  comincia ad arrivare e le poltroncine si esauriscono man a mano come i tasselli di un puzzle. Dalla camera di proiezione gli operatori attendono l’orario stabilito; c’è agitazione, preoccupazione che qualcosa possa andare storto.

Poi lo start, tutto ok, è iniziato. Tutto fila liscio come l’olio e al termine ci si ritrova a commentare e chiacchierare sorseggiando un bicchiere di vino in compagnia nella hall del teatro. L’inizio è stato più che buono e le prospettive sembrano incoraggianti.

Peccato che quella sera i cittadini di San Salvo presenti in sala erano pochissimi; eppure a sentire in giro non aspettavano altro che la riapertura del cinema.

Sicuramente qualcosa nella comunicazione da parte nostra non ha funzionato e sicuramente in futuro dovremo e sapremo fare meglio, cominciando da questo articolo che vuol essere di informazione ai cittadini per la prossima stagione cinematografica autunno-inverno che stiamo preparando, perché un film al cinema è aggregazione, emozione, il sogno che in ognuno si genera.

Vi aspettiamo dopo l’estate per una buona visione.