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Denso in sciopero, "che sia di sprono al confronto con i lavoratori"

Al rientro dalle ferie, comincia l'autunno caldo dello stabilimento sansalvese

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Rientro dalle ferie, primo sciopero dell’autunno in Denso.

La Denso unica in Abruzzo ad investire sull’azienda, con nuovi prodotti e con nuovi ed importanti clienti come Mercedes, Audi, Chrysler, BMW, Toyota, conta oggi 1.110 dipendenti di cui 120 nuove assunzioni (tra contratti a tempo determinato ed interinali) da gennaio 2015, scegliendo figure con un alto profilo professionale, assumendo ingegneri, ma anche lavoratori con una grande professionalità nella manutenzione come tornitori, fresatori, non come in passato quando venivano fatte assunzioni di massa, come afferma Enzo Toma della RSU-Denso.

E’ una realtà in crescita, che negli anni ’90 contava oltre 2100 unità, nel 2007 scese a 930 addetti, con nessuna prospettiva per il futuro, poi si intraprese un piano di risanamento ed di investimenti, che ha prodotto i risultati ad oggi evidenti a tutti.

Oggi la Denso cresce ed investe, ma rimangono delle problematiche interne, soprattutto organizzative, che creano problemi con i lavoratori.

E’ questo il motivo dello sciopero intrapreso dagli operai, cominciato questa mattina alle 12,30, con l’uscita del primo turno.

In un comunicato all’azienda la RSU afferma: “Questo stabilimento ha molti lavoratori stressati sotto l'aspetto fisico e psichico perché sottoposti a turnazioni strane e stressanti . Con il lavoro al sabato e alla domenica, con il ricorso continuo allo straordinario, con i continui richiami da parte dei vari capi, lettere di contestazione ecc. con l'impossibilità di fare qualche giorno di ferie. Insomma, una fabbrica dove l'organizzazione del lavoro e la produzione non hanno niente di ordinario, ma tutto è diventato improvvisato e pesante. Si decide all'ultimo minuto con continui dietrofront e ripensamenti”.
La RSU continua in un nuovo comunicato all’azienda, dopo la prima ora di sciopero e chiariscono che lo sciopero vuole essere “un motivo di riflessione, di sprono nei confronti di qualche responsabile, per cercare di far capire loro che dei tanti episodi e delle tante decisioni che frenano, creano ostacoli e dissenso verso una normale regolarizzazione del rapporto di lavoro, portando la stragrande maggioranza dei lavoratori e delle lavoratrici ad avere un giudizio fortemente negativo e degli atteggiamenti non improntati ad una sana collaborazione, che possono precludere in maniera importante la realizzazione dei volumi produttivi, per rispondere al meglio alle esigenze dei nostri clienti e soprattutto nel vanificare la certezza di un futuro roseo e prospero di questa nostra fabbrica”.

Sono previste per venerdi 11 settembre altre due ore di sciopero.

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