Dopo l’invito di Papa Francesco, anche la chiesa abruzzese si prepara ad accogliere i profughi.
Mentre l’Europa disegna il piano di accoglienza per 160 mila migranti e la quota spettante ad ogni Stato, il papa invita la chiesa a mobilitarsi. Anche in Abruzzo la chiesa si prepara ad accogliere i profughi nelle parrocchie e nelle strutture religiose disponibili.
Una famiglia per parrocchia, afferma il papa, ed è così che la nostra regione si prepara, come afferma monsignor Valentinetti, presidente della Commissione Episcopale abruzzese e molisana – “la richiesta che ci è venuta dal Santo Padre sia per le parrocchie che per gli episcopi, per i monasteri e gli istituti è una richiesta che va ascoltata, quando il papa parla sicuramente bisogna dare disponibilità di accoglienza, naturalmente studiando le concrete possibilità che ogni parrocchia ha.”
La chiesa dunque in prima fila. ll segretario della Conferenza monsignor Galatino afferma – “l’ospitalità è d’obbligo per i credenti, vengano costituite delle case famiglia anche per gli italiani in difficoltà, il papa lo aveva sollecitato anche in passato”.
“E’ il momento di una ricognizione da parte di tutte le diocesi per vedere quali sono questi luoghi da mettere a disposizione per la primissima accoglienza” chiude monsignor Valentinetti.
Il Vescovo della marsica don Piero Santoro, vicino alla nostra comunità per averla guidata per anni, afferma “La carne di Cristo non è una carne di plastica, è una carne incontrabile, toccabile, dentro le ferite del momento storico di uomini e donne che in questo momento soffrono la fame, la guerra e quindi hanno soprattutto. primariamente, la necessità di essere accolti. Dentro questa dimensione siamo collocati e ci collocheremo, ancora con un cuore appassionato, perché è il Vangelo che ci rende appassionati per i fratelli”. Dal 2014 la diocesi di Avezzano ha scelto di ospitare profughi e migranti, 34 sono ospitati nell’episcopio, lo stesso don Piero ospiterà una famiglia nella sua casa.
Nelle altre provincie tutto è ancora fermo. Ne parliamo con don Gianfranco Travaglini, direttore della Caritas diocesana e parroco della chiesa di San Giuseppe di Vasto, - “Ad oggi non ci sono ancora disposizioni ufficiali né da parte della Prefettura, né da parte dei rispettivi vescovi, che autorizzino le parrocchie ad accogliere. Probabilmente a giorni ci sarà richiesta una disponibilità, allora daremo una risposta concreta”.