Gli ultimi giorni di settembre 2015 (26-27-28), gli spazi di “ Casa Abruzzo", in ambito Expo 2015, hanno visto la presenza di un agguerrita delegazione di donne abruzzesi che – sia pure con progetti diversi - hanno lanciato la “scommessa donna” per nuove forme di economia e solidarietà che si stanno rivelando vincenti e trainanti nel mondo intero. La presenza della nostra concittadina Maria Antonietta Zinni, insieme all’ormai celebre Rosanna di Michele di Casalbordino (Ch) che, con la cucina abruzzese ha conquistato New York, sono state una garanzia per le eccellenze culinarie del nostro territorio. Il progetto, promosso dalla “ Commissione Pari opportunità” della Regione Abruzzo, recepito dalla CCIAA di Chieti e, fatto decollare dalla volitiva presidentessa Rosaria Nelli, ha portato alla ribalta anche l’agricoltura sansalvese e le sue biodiversità. “Il mio matrimonio”, è una iniziativa che si inserisce nel solco di altre felici esperienze regionali che hanno visto in Italia persino la presenza di membri della famiglia reale inglese. L’Abruzzo tutto, con i suoi paesaggi, i suoi castelli, i suoi borghi, le sue chiese, i suoi monti, il suo mare, la Costa dei Trabocchi, la sua cucina, i frutti della sua terra, i suoi dolci, i suoi confetti, i suoi vini e, persino con i suoi abiti da sposa ( presente anche “Anna B Creations” - di Anna Boccardo - San Salvo - Ch), si è presentato con successo sul palcoscenico dell’Expo, come “pacchetto completo” per sposi stranieri e non, per proporsi come luogo ideale per nozze di sogno. La nostra Regione, dunque, come location “magica” per un matrimonio, all'Expo è stata simboleggiata da una icona di eccezionale originalità: una ferratella abruzzese in ceramica: il dolce tipico che più ci rappresenta. Tante di esse, sospese al soffitto di Casa Abruzzo, hanno destato curiosità e interesse nei visitatori e .. creato vincoli di amicizia. Maria Antonietta - presente con le sue produzioni aziendali – ne ha offerto una come souvenir ad una donna delle Filippine e, a dimostrazione concreta dell’antico adagio che recita : “da cosa nasce ..cosa”, si è ritrovata in men che non si dica nella Sede della Regione Lombardia, dove ha incontrato e stabilito relazioni di disponibilità con la celebre Regina Tchelly, la giovane cuoca brasiliana che, con il suo progetto “Favela Organica” - creato per insegnare anche ai poverissimi delle favelas la cucina anti-spreco fatta di riciclo e avanzi – e, per questo, ha avuto l’onore di incontrare nel corso della sua visita in Brasile Papa Francesco ed essere da lui invitata in Vaticano. In questo luogo e contesto imprevisto, la nostra Maria Antonietta si è ritrovata “convocata” dalle presenti a tenere una conferenza improvvisata sui Diritti umani rispetto alle risorse del pianeta : il Tema centrale dell’Expo 2015. Nel suo improvvisato, ma applaudito intervento, ella ha citato – tra l’altro – un’espressione che siamo soliti ascoltare dalla sua bocca: “ Al di là di quanta laicità e di quanta fede scorra nelle vene di ogni essere umano, vi sono valori dai quali non si può prescindere”: un bel successo per San Salvo e l’Abruzzo intero. Le oltre 900 donne provenienti da tutto il mondo, presenti a questo evento, hanno portato ognuna un quadrato in stoffa o tricot, realizzato a pachtwork, che è stato steso con gli altri lungo il Decumano dell’Expo: piccolo/grande simbolo di un mondo e un modo delle donne di voler essere le artefici del proprio futuro e di quello del nostro pianeta, di una solidarietà alimentare globale e sostenibile, soprattutto a servizio dei più poveri. Esse, si sono ritrovate e sono intenzionate a proseguire e riuscire a nutrire uomini e.. pianeta, offrendo il loro lavoro – duro, durissimo, quanto è più di quello degli uomini - ma, fatto anche di Idee colorate e fantasiose tipicamente femminili. Il prossimo appuntamento a Pechino nel 2020 !.
Foto: archivio Masseria Zinni - archivio Anna B Creations - Ines Montanaro