Si rafforza e si compatta la coalizione di centrodestra a San Salvo, in appoggio alla candidatura a sindaco di Nicola Argirò, attuale consigliere comunale e capogruppo alla Provincia di Forza Italia. Oltre alla stessa Fi, ad Alleanza Nazionale, al Nuovo Psi ed a due liste civiche che già avevano ufficializzato il proprio sostegno ad Argirò, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, i vertici territoriali dell'Udc hanno dato il via libera alla corsa elettorale dell'esponente azzurro, garantendo il loro contributo per la competizione del prossimo mese di maggio. Al fianco di Argirò, i coordinatori regionale e provinciale del partito, Antonio Menna e Antonio Prospero, e cittadino Rino Maiale che hanno manifestato pieno e convinto sostegno nell'auspicio di un'inversione di rotta, rispetto all'attuale guida del centrosinistra, che dovrà essere di rilancio per la città . Sulla posizione del consigliere comunale eletto con l'Udc Luigi Raspa, per il quale si parla ancora di una possibile autonoma candidatura a sindaco, lo stesso Maiale crede ci siano ancora buoni margini per un suo recupero ed una partecipazione attiva al progetto elettorale dell'intera coalizione della Casa delle Libertà . Tra le novità anche la formazione di una lista civica, dal nome ''Giovani Idee'', sempre in appoggio ad Argirò, composta da giovani sansalvesi tra i 18 ed i 28 anni. ''Si parla tanto di giovani e di politiche per i giovani - ha evidenziato Domenico Chirulli, in rappresentanza di questa lista - ma, in pratica, a San Salvo come altrove, di concreto c'è poco o nulla. Da parte nostra c'è ora l'impegno a presentarci ed a concorrere per la formazione della futura classe dirigente cittadina. E sosteniamo apertamente Nicoola Argirò, che ha da sempre manifestato attenzione ed interesse per le nostre istanze''. Nel centrosinistra, invece, ancora alcuna ufficialità . Appare scontata, ad ogni modo, la riconferma dell'attuale sindaco Gabriele Marchese alla guida della coalizione. Sembra invece ormai naufragata l'iniziativa di costituire un ''Terzo Polo'', con a capo il professor Giovanni Artese, sostenuto anche dai partiti 'minori' delle due coalizioni.