Questa sera le Cantine Evangelista terranno la 'Festa del vino novello' presso i loro locali di via Trignina.

Una pratica quella del vino novello, che Giuseppe Evangelista porta avanti da quattro anni. Il Novello ci spiega Giuseppe, viene fatto con i grappoli interi e messo a fermentare in contenitori ermetici, in un'atmosfera di anidride carbonica, a farlo fermentare in assenza di aria sono gli enzimi contenuti nel mosto. Il vino che si ottinene è un vino con sapore, colore, profumo, caratteristici, meno acido, più profumato. Dopo la fermentazione, il vino viene sottoposto agli ordinari processi di raffinatura (centrifugazione, chiarifica, filtrazione, stabilizzazione tartarica, ecc.), per averlo sulle nostre tavole, sin dai primi giorni di novembre.

Giuseppe porta avanti una tradizione di famiglia che nasce nel lontano 1954, trasformando l’attività del padre e dedicandosi in modo prevalente alla produzione vinicola. Suo padre Alfiere Evangelista fu un uomo lungimirante, che nonostante una formazione classica, si dedicò alla viticoltura, credendo fortemente in questo settore. Prima di altri comprese l’importanza dei monovitigni, privilegiandoli e cominciando ad imbottigliare con una propria etichetta già nei primi anni ottanta.

Oggi la cantina produce oltre tremila quintali di vino e circa 40.000 bottiglie, una tradizione che continua grazie a Giuseppe, che questa sera aprirà le porte della cantina, in un'iniziativa che non ha precedenti in città.