Storie di donne, anche oggi parla al plurale, per parlare di tre generazioni, le donne della famiglia Di Marco conosciute per il loro ristorante ‘Il Salice’.
Maria Di Marco, a 45 anni decide con i suoi figli Nino ed Anna e suo marito Peppino, di aprire un ristorante, lì dove il torrente Buonanotte congiunge due confini, quello di San Salvo e Vasto.
Nino il figlio allora 24 anni, lavora nei ristoranti della zona, l’hotel Gabri, il Principe, la ristorazione la conosce, la signora Maria giunta a San Salvo da Casalanguida nel ’67 lavora anche lei nei ristoranti, è veloce, decisa e si fa apprezzare.
Il passo per l’apertura di un ristorante di famiglia è dunque scontato.
La signora Maria, si contraddistingue subito per la sua cucina casareccia, il piccione ripieno, i sughi della tradizione abruzzese, vengono serviti sulle tavole del ristorante, che presto diventa punto di riferimento non solo per le famiglie ma anche per chi lavora nelle fabbriche, a San Salvo di passaggio.
Il ristorante cresce negli anni, così come la famiglia Di Marco. Nino sposa Lorenza. Nascono tre bambine, Lisa, Alessandra e Francesca.
La cucina del Salice, le sue sale sono i luoghi dove le tre bambine, crescono e muovono i primi passi. Le pentole i primi giochi. Gli odori di quei sughi, le risa tra i fornelli, delle donne di famiglia costituiscono l’ambiente in cui le tre ragazze crescono. Forse è per questo che le tre bambine oramai donne, decidono tutte di continuare l’attività di famiglia.
Da alcuni anni le vedi muoversi tra i tavoli, quasi danzando, hanno la dimestichezza del mestiere, che normalmente si acquisisce dopo vent’anni di gavetta. Mettono a proprio agio i clienti, sanno parlarti con trasporto dei loro piatti, hanno bei sorrisi, sguardo deciso. Un affiatamento costruito con i litigi e gli abbracci, che solo tra sorelle è possibile.
Lisa, Alessandra e Francesca, oggi sono tre giovani imprenditrici, che portano avanti non solo un’attività di ristorazione, ma soprattutto una tradizione, quella iniziata da nonna Maria nel 1982, proseguita con zia Anna e mamma Lorenza. Ora tocca a loro.