SOLENNITA' DI CRISTO RE (Ultima domenica dell'Anno liturgico 2014-15/B )
Vangelo di S.Giovanni, cap 18, vv.33-38: Interrogatorio di Pilato a Gesù: Tu sei re? Qual è la verità ? E Gesù: Re ma non di questo mondo! L'autorità è servizio!
Ho ancora impressa negli occhi, ma soprattutto nella mia mente e nel mio cuore, l'immagine del Cristo crocifisso che troneggia sulla Cattedra dell'Aula Magna del Seminario Reg. di Molfetta, dove ho studiato quello che oggi devo porgere a voi in occasione della festa di Cristo-Re: ultima domenica dell'anno liturgico che si chiude, per dare inizio, domenica prossima, al nuovo anno (Avvento) della Chiesa , caratterizzato dalla presenza del "Giubileo della misericordia".
Dicevo, il Cristo crocifisso si presenta non nella sua reale e tradizionale raffigurazione di un condannato che muore in croce, ma di una persona maestosa, con le braccia aperte e poggiate sul legno con i chiodi, così come anche i piedi, persona in atteggiamento dignitoso, regale e sacerdotale, cioè con la corona in testa (non di spine) ma corona di re e con gli abiti sacerdotali:camice e casula preziosa! Bella e significativa rappresentazione del Cristo crocifisso che, attraverso la sua sofferenza, si dona al Padre e alla umanità per renderla libera da ogni bruttura di cattiveria e di peccato: motivi per cui lo hanno portato a stendersi liberamente sulla croce del supplizio! Bella realizzazione pittorica, anche perchè fa fugare l'osservazione di qualcuno nel non voler vedere sulla croce un uomo nudo e sofferente! Ma la croce è sempre croce e pedana di lancio per la risurrezione di Cristo e la nostra redenzione. A cominciare da chi gli sta accanto, il Centurione che riconosce in lui il Figlio di Dio e il buon ladrone che ruba, quel giorno stesso, il Regno dei cieli.
La regalità del Cristo, come dal Vangelo di oggi, viene messa in risalto da Pilato (re-fantoccio), rappresentante della Roma Imperiale, dell'Imperatore che sta lontano, mentre lui si trova a dover interrogarsi sul suo potere temporale e rappresentativo di nulla, tanto che non può e non vuole prendere una decisione definitiva lavandosene le mani (come la politica odierna nazionale e internazionale!) Lasciando, però, Gesù alla decisione egoistica del popolino guidato da altrettanti comandanti punitivi e vendicativi per l'attentato al loro traballante e terziario potere!
Tornando al Vangelo, Pilato chiede: Tu sei re? Re di quale territorio in queste condizioni!? E Gesù: Sì, io sono re, ma non di questo mondo. E sto servendo e salvando il mio popolo! E Pilato: Re e servitore....ma qual'è la verità ? La mente di Pilato, a questo punto, non riesce più a distinguere il valore del suo essere servitore dell'Imperatore e del servo-re che gli sta di fronte...allora è meglio disinteressarsi e passare la patata bollente agli altri....Ecco il vostro re, fatene quello che volete! Autorità sua inutile e pericolosa, al contrario di quella di Cristo che salva chi crederà in Lui e nella sua offerta sacrificale al Padre.
Si è chiuso a Firenze, ultimamente, il Convegno ecclesiale che, nella mente del Papa e dei Convegnisti, laici e religiosi, ha sottolineato come l'essere Chiesa attuale, e quindi di tutti noi che ne facciamo parte, significa essere inquieta, vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti, perchè Cristo ,nostro capo e re, così ha voluto e così ha fatto! Con il Battesimo siamo diventati partecipi di questo "sangue blu" che deve portare ciascuno di noi a imitare Lui che nel prossimo Natale (già si respira aria natalizia!) si fa "bambino" umile, bisognoso della nostra umiltà , del nostro servizio e della nostra collaborazione per essere del Regno dei Cieli........