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Maria annuncia il Natale nell'anno della misericordia

Commento al vangelo

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In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». (Lc 1,39-45)

A pochi giorni dal Natale 2015, che è un Natale speciale da un punto di vista spirituale, in quanto è il Natale del Giubileo Straordinario della Misericordia, il Vangelo, ci porta in questo incontro fra due donne, per farci contemplare la Vergine Santissima, in attesa di dare alla luce Gesù, il Figlio di Dio, l'atteso Messia. La Madre della Misericordia, Maria di Nazareth si presenta nel suo ruolo e missione di Madre proprio nel mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio, nel suo grembo verginale, per opera dello Spirito Santo.

La gioia di questa attesa della nascita, si percepisce da tutto il clima di festa per l'arrivo dell'atteso Messia.

Luca che ci presenta Maria in visita alla cugina Elisabetta e ci fa comprendere il senso più vero del Natale di oggi e di sempre, soprattutto del Natale del Giubileo della Misericordia. Maria è la prima a vivere le opere della misericordia corporale e spirituale ed è modello di vita cristiana per quanti sono incamminati verso la solennità del Natale ed hanno iniziato, con, il cammino giubilare.

Il Natale della gioia è il Natale giubilare. In occasione della giubileo, che nell'antico Israele si celebrava ogni 50 anni, il suono del Jobel (del corno), è un suono di gioia e di festa, di riscatto e di rinascita, di ripresa di un cammino o di un ritorno sulla strada giusta, che si era abbandonata per rincorrere altre possibilità, al di fuori del progetto di Dio e della sua legge.

Maria proclama il Giubileo del Suo Figlio. Ed è felice di farlo, comunicando alla sua cugina ciò che stava compiendosi nella sua vita.

Da parte sua, Elisabetta annuncia il giubileo del precursore, Giovanni Battista, che lei porta nel suo grembo, per un miracolo della vita, prodotto in lei da Dio, aprendo il suo grembo ad accogliere la vita, nonostante la sua età avanzata e la sterilità.

La gioia del Natale e il giubileo della misericordia sono sintetizzati in questo storico incontro tra Maria ed Elisabetta, che sono in attesa della nascita dei rispettivi figli.

Il Natale è accoglienza della vita, è difesa della vita, è amore per la vita di tutte le persone umane, senza distinzione di razza, cultura, religione, età e nazione. Gesù nasce su questa terra per salvare tutta la terra e non una parte di essa.

Sia questa la nostra preghiera: "O Dio, che hai scelto l'umile figlia di Israele per farne la tua dimora, dona alla Chiesa una totale adesione al tuo volere, perché imitando l'obbedienza del Verbo, venuto nel mondo per servire, esulti con Maria per la tua salvezza e si offra a te in perenne cantico di lode". Così sia.

Così sia, per chi prepara ogni settimana queste note, per chi permette che siano rese pubbliche e per quanti hanno la pazienza di leggerle.

Auguri di un Santo Natale.

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