I 140 mila investitori delle 4 banche rovinate da banchieri senza scrupoli hanno diritto al pieno risarcimento. Desta un amaro stupore il cinismo di chi , appellandosi al nuovo regime della direttiva europea del bali-in recepito dalla legge italiana, intende abbandonare a sé stessi i risparmiatori truffati con la vendita di obbligazioni rivelatesi ora carta straccia.
Saranno i giudici naturali a stabilire come risarcire i 6 mila azionisti di 60 mila bond subordinati della CARICHIETI (secondo i dati di Repubblica). La procedura di salvataggio stabilita dal Governo innesca un conflitto insanabile tra vecchi e nuovi creditori della Carichieti e delle altre 3 banche interessate. Non è giusto sul piano costituzionale scaricare i crediti dei risparmiatori truffati sul vecchio istituto ormai ridotto ad uno scheletro esangue che si avvia alla liquidazione coatta con attivi che secondo le prime stime sono assolutamente al di sotto di quanto necessario per soddisfare i risparmiatori truffati.
Il Governo Renzi ha congegnato un meccanismo che vuole impedire ai risparmiatori di riprendersi i propri investimenti. Ma così facendo ha intaccato un principio costituzionale fondamentale: la tutela dei risparmio dei cittadini come dovere assoluto della Repubblica italiana.
Il Gruppo di Sinistra Italiana ha presentato alla Camera dei Deputati la proposta di istituzione di una commissione di inchiesta su questo "affaire" per accertare ogni responsabilità politica ed anche penale e civile di chi non ha fatto il suo dovere, dai vecchi amministratori delle 4 Banche, alla Consob e alla Banca d'Italia.
Siamo al fianco delle migliaia di risparmiatori della Carichieti ingiustamente truffati perché le regole europee e nazionali non si possono applicare in presenza di violazione di altre regole.
Se i titoli sono stati venduti "contra legem", non si può applicare la disciplina del "burden sharing".
Faremo di tutto sul piano politico per tutelare i risparmiatori e per punire i banchieri colpevoli e chi non ha controllato e vigilato con rigore. Ne va la credibilità e la stabilità del sistema bancario italiano.
Gianni Melilla Deputato Sinistra Italiana
Ufficio di Presidenza della Camera