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Lara Molino, un tutt’uno con la musica

Storie di vita

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Quando incontri Lara, prima ancora che le orecchie possano udire la sua voce, colpiscono i suoi bellissimi occhi scuri capaci di esprimere una profondità d’animo incommensurabile e il sorriso sincero che proviene dal cuore.

Lara Molino è un tutt’uno con la musica. Questa simbiosi nasce in tenerissima età quando ascoltava il nonno Secondino Cilli che le cantava la musica d’opera, imparata quando prestava il servizio d’ordine come carabiniere alla Scala di Milano. E poi c'era la voce della mamma Piera che sin da piccolissima le cantava oltre alle classiche ninne nanne, le canzoni di Mina, Gianni Morandi, Rino Reitano, motivi musicali che custodisce ancora nel suo cuore più di tutti gli altri.

Quando era piccola, la racchetta da tennis diventava la sua chitarra e il bastone  prendipanni il microfono col bastone con cui esibirsi. A tre anni, le regalano una chitarra giocattolo con le corde di ferro e lei la suonava, anche a scapito delle sue dita, divertendosi a inventare delle canzoni.

Papà Michele, quando era fidanzato con colei che poi divenne sua moglie, si era comprato una chitarra ripromettendosi di impararla a suonare da autodidatta. Questa chitarra era esclusivamente usata da Lara come un semplice gioco di strimpellamento e niente più.

Durante il periodo estivo zia Narcisa Ruzier di Trieste frequentava casa Molino e un giorno intravide la “paletta” di quella chitarra, spuntare dietro un mobile e diede subito per scontato che Lara stesse imparando a suonarla. Appena ha scoperto che non era così, lei stessa ha telefonato a Tonino Masciale (a cui si rivolgeva per far sviluppare le sue foto a San Salvo) per fissare una prima lezione di chitarra per Lara. Ovviamente la prima chitarra era quella del papà che è stata sostituita con una professionale solo quando Lara ha dimostrato che voleva fare sul serio.

L’anno dopo a 14 anni prosegue gli studi di chitarra con il Centro Di Musica Abruzzese nella sede di San Salvo. Era la festa della mamma e Lara voleva farle un regalo senza dover chiedere i soldi al papà. E così compone il testo e la musica, della sua prima canzone, dedicata alla mamma. Era una canzone molto romantica ma con un ritornello scherzoso. Da lì cominciò a comporre canzoni quasi ogni giorno ispirandosi alle persone a lei vicine, i grandi temi come la libertà e/o piccoli aneddoti raccontatele anche per caso.

Nonostante questa grande passione per la musica, intraprende gli studi commerciali, ma non smette mai di comporre musiche e canzoni e studiare la chitarra con maestri sempre più bravi come Paolo Giordano, uno dei più grandi chitarristi acustici italiani e Roberto Fabbri. Dopo il diploma di maturità ha iniziato l’Accademia Nuova Musica a Roma. Si è specializzata in musica Pop, Jazz, Blues e Finger Picking.

A ventun anni ha inviato un'audio cassetta con delle sue canzoni a Gianni Morandi che rimase affascinato da una canzone dedicata a sua sorella Emanuela “Piccola”. Morandi, l'ha chiamata personalmente al telefono di casa poiché non aveva ancora il cellulare. Sempre accompagnata dal papà, Lara frequenta la casa e lo studio di Gianni Morandi in via Mentana a Roma. Nello studio si incontravano anche altri grandi musicisti come Lucio Dalla e Mogol. Morandi, aveva avviato un progetto discografico in cui erano coinvolti giovani autori e Lara era una di loro. Per un anno circa Morandi è stato un maestro disponibile e molto esigente. Le ha insegnato la fatica del comporre canzoni e musica. Prima di trovare la nota e la parola giusta passava tanto tempo e la distanza fisica era supportata dal telefono in questa necessità del confronto continuo. Per motivi di carattere personale Morandi poi ha interrotto il progetto e si è trasferito a Bologna. Morandi ha fatto crescere tantissimo Lara sia a livello professionale che umano. Aveva acaquisito una maggiore sicurezza in se stessa.

Dopo questa fase era arrivato il momento dello sconforto in cui si era quasi convinta a lasciare la musica e aveva cominciato a lavorare per suo zio nel campo assicurativo. Ma un giorno quasi per caso e a pochissimo tempo dalla scadenza, vede il volantino di un'audizione per una scuola per cantautori attivata dalla Cei a Roma. Senza pensarci due volte ha partecipato all’audizione ed è rientrara tra i cento finalisti provenienti da tutta Italia. Ha intrapreso questa nuova avventura e ha percorso studi con fior di maestri come Maurizio Fabrizio, Mario Lavezzi, Sergio Bardotti, Antonella Ruggiero e Gatto Panceri.

A conclusione del percorso di studihanno scelto i migliori tre del corso per cantare davanti a 2 milioni di persone alla Giornata Mondale della Gioventù davanti al papa Giovanni Paolo II a Tor Vergata, nel 2000. Lara era la cantante ufficiale dell’Emmanuel, l’inno ufficiale di quella GMG. La sua prima esibizione in pubblico l’aveva avuta in quinta elementare grazie alla maestra Annecchini Concetta. Si era esibita in coro con i suoi compagni di classe con canzoni dialettali di tutta Italia e poi declamando da sola una poesia.

“Che bello l’applauso della gente. La felicità degli altri rende felici. Nell’esibirsi c’è sempre quella sorta di paura di sbagliare e di non farcela ma è più grande la visione della bellezza di riuscire a comunicare e trasmettere quanto di più bello si ha nel cuore”.  

Dopo tanti sacrifici e tante fatiche esibirsi su quel palco di Tor Vergata davanti a tutte quelle persone che, per quanti ne erano, sembravano delle piccolissime miniature, e davanti a quel papa, è stata un'emozione senza pari.  

Lara insieme agli altri due cantanti scelti per la GMG Tony Nevoso e Francesco Sportelli hanno calcato i palchi di tutto il mondo sino al 2004. In seguito ha cantato sul palco con grandi artisti come Ivana Spagna, Marina Rei, Gianni Morandi e tanti altri. Contando esclusivamnete sulle sue forze, Lara era diventata famosa e si “era quasi montata la testa”. Quando tornava a casa nel suo paesello era quasi una sconosciuta e il papà “dai sei mancata una settimana vedi di rifarti la stanza, cucina…”. All’epoca le veniva da pensare : “ma come io ora sono diventata famosa …” e quasi ci si inquietava. Ma poi col tempo, dopo aver toccato con mano e fino in fondo il successo ha capito che il ritorno alle origini e il contatto con la realtà del quotidiano serviva a non perdere mai se stessi e ad amare ciò a cui si è chiamati con passione a prescindere dai “lustri del successo”.

Fino a oggi ha inciso vari cd tra cui: “La pazzia del perdono”, “Passi nella notte”,“Gioia immensa”,“IN- Diòs”“Tra le mie braccia”,“Il valore di Ognuno”, "Il mio angolo di cielo”,“Tre”,“Light of the world”, “Quanta strada”“Sanremo Nuovi Talenti”, “Movimento dentro al cuore”, “Domani siamo noi”,“ Ci stave ‘na vote”, 

Oltre a continuare a comporre musiche e canzoni, Lara oggi è un'insegnante di musica con chitarra, canto e , solfeggio sia per bambini che per adulti che cerca di trasmettere oltre che la passione e la bellezza della musica anche dei valori.

Sta progettando il tour "Grazie, Scusa Permesso", dedicato e improntato su ciò che ci ricorda Papa Francesco in questo Anno Giubilare della Misericordia.

Nella composizione si è soli, ma poi bisogna confrontarsi con gli altri e trasmettere le proprie emozioni altrimenti te la canti e te la suoni”.

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