Ha avuto inizio ieri presso la Corte dei Conti dell'Aquila il processo contro tre dei sei indagati per l'inchiesta sulla "Multopoli" sansalvese.
L'indagine, condotta dalla sezione di Polizia Giudiziaria-Aliquota Carabinieri e dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Vasto, sfociò in 6 avvisi di garanzia contestati nel luglio del 2013, da un'inchiesta partita da un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Vasto alcuni mesi addietro. A coordinarla i sostituti procuratori David Mancini ed Enrica Medori.
I fatti risalgono agli anni tra il 2008 e il 2011 e riguardano la gestione delle multe elevate dalla Polizia Municipale.
"Dalle indagini - si leggeva in una nota della Procura di Vasto - è emersa l’esistenza di un vincolo associativo tra gli agenti indagati, i quali sono accusati di molteplici reati tra cui: associazione a delinquere, peculato, falso, abuso d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatizzato del Pubblico Registro Automobilistico, nonché reati di minaccia a pubblico ufficiale e di violenza a terzi soggetti a conoscenza dei fatti, al fine d’impedire l’accertamento dei delitti da loro commessi e l’esistenza del connubio criminale in essere tra loro. In particolare gli agenti avrebbero omesso la riscossione in tutto o in parte di somme dovute all’Ente per sanzioni amministrative al Codice della Strada; avrebbero formato atti falsi per far risultare pagati alcuni verbali mediante versamento di somme su c/c risultati successivamente inesistenti e, talvolta, avrebbero modificato l’importo della sanzione prevista dalla normativa per appropriarsi del surplus ovvero per fare sconti indebiti o omesso di spedire alcuni verbali permettendo così al contravventore di esimersi dal pagamento della sanzione amministrativa, con conseguente danno per le casse comunali".
Furono 6 gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Vasto nei confronti di altrettanti dipendenti del comune di San Salvo nel luglio 2013.
Tre di essi, tra cui Carmela Menna, Nicola Pagano e Dino Di Fabio sono stati prosciolti dalla giustizia amministrativa della Corte dei Conti che ha provveduto all'archiviazione del procedimento amministrativo già nel luglio del 2015.