Nel dicembre scorso la Regione ha provveduto ad approvare due importanti strumenti di programmazione: la nuova stesura del Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA) ed il documento strategico per l’elaborazione del suo aggiornamento con profonde modifiche: sono state prontamente avviate le attività per giungere al nuovo PRTA definitivamente revisionato e adeguato.
A darne notizia il Sottosegretario Regionale con delega all’Ambiente Mario Mazzocca, che in una nota sottolinea come «il provvedimento consente alla nostra regione di colmare un ritardo significativo nella definizione di uno degli strumenti di pianificazione più importanti per la tutela della risorsa dall’inquinamento. Così, abbiamo finalmente la possibilità di rimetterci al passo con la pianificazione di distretto in materia".
L’approvazione del PRTA avviene infatti contestualmente all’aggiornamento dei ‘Piani di Gestione Acque Distrettuali’, secondo la specifica Direttiva comunitaria avvenuta in sede di Autorità di Bacino Nazionale del 17 dicembre u.s, ed e'accompagnata dalla formulazione di un dettagliato programma di aggiornamento del Piano stesso che verrà concluso entro l’anno.
“Importante sottolineare - aggiunge Mazzocca – che tra le integrazioni vi è l’inserimento di tre misure cautelative volte a garantire immediata e ulteriore tutela delle risorse idriche. Nello specifico:
- sarà impedito il rilascio di nuove concessioni di derivazioni di acqua pubblica dai corpi idrici superficiali con stato di qualità inferiore al "buono";
- non verrà consentita la ricerca di idrocarburi nelle aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano di cui all’art. 94 del D.Lgs 152/06;
- saranno recepite, nell’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque, politiche di adattamento ai cambiamenti climatici connesse alla protezione e gestione integrata delle risorse idriche.
«Il nostro obiettivo - puntualizza il Sottosegretario - mira a colmare anni di notevole ritardo, dotando un settore fondamentale nell’ambito della programmazione regionale di idonei strumenti operativi. L’aggiornamento del Piano ci permetterà di pervenire nel tempo ad un visibile e fruibile miglioramento dello stato di qualità delle acque. Un lavoro impegnativo, ne siamo consapevoli, che intendiamo portare avanti attraverso un sistematico coinvolgimento dei portatori di interesse, fondamentale per integrare gli obiettivi di tutela e sostenibilità delle risorse idriche con lo sviluppo economico e la fruibilità delle stesse risorse».
Nell’ambito della deliberazione licenziata dal Consiglio Regionale, inoltre, sono stati approvati tre importanti documenti, necessari per l’aggiornamento dei piani di gestione acque distrettuali:
- Analisi preliminare delle pressioni antropiche sui corpi idrici.
- Elenco delle misure di tutela e risorse finanziarie. Nel documento vengono descritte le azioni che verranno realizzate per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici, nell’arco di tempo 2016/2021, e le relative risorse finanziarie certe: sono quindi dettagliati i principali interventi strutturali e non (depurazione, reti fognarie, idrico, settore agricolo - PSR 2014-2020, riutilizzo acque reflue e ottimalizzazione risorse idriche in agricoltura, Deflusso Minimo Vitale, aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano, ecc.) e per ognuno sono indicate le relative risorse finanziare certe.
- Stato di qualità e obiettivi: in tale documento lo stato di ciascun indicatore di qualità , valutato sul singolo corpo idrico superficiale, è sovrapposto all’analisi delle pressioni specifica su quel corpo idrico e all’applicazione delle relative misure di tutela, ricavando così i realistici obiettivi di miglioramento dello stato di qualità .