Uno dei punti all'ordine del giorno dell'odierno consiglio comunale aveva ad oggetto una proposta di deliberazione inerente alle "Trivellazioni nel mare Adriatico", portata all'attenzione del consiglio dall'assessore all'ambiente Angiolino Chiacchia, un impegno sollecitato dal Comitato locale Notriv, che ha riunito intorno a sè un raggruppamento politico trasversale, composto da tutte le forze politiche presenti in consiglio, associazioni e singoli cittadini.
Oggi il voto del Consiglio, in cui di fatto si è chiesto di esprimere una posizione politica, di seguito l'atto che si è chiesto di votare:
Ritenuto di dover chiedere al Governo di abbandonare la Strategia Energetica Nazionale pro-fossili prendendo finalmente la strada maestra di un piano per il clima e l'energia che punti ha la decarbonizzazione dell'economia, perchè le scelte energetiche, per i loro importantissimi effetti che hanno sul clima, non possono essere gestite con con norme spot contraddittorie inserita in un disegno più organico
Considerato che si tratta anche di una questione di coerenza visti gli impegni presi alla Cop 21 di Parigi. Non si può predicare bene a livello internazionale e poi in Italia fare il contrario;
le riserve petrolifere individuate nei nostri fondali coprirebbero il fabbisogno nazionale di petrolio solo per 7 settimane mentre pesca e turismo, rappresentano due settori preziosi per l'economia nazionale, chiediamo di attivare subito una moratoria che sblocchi qualsiasi autorizzazione relativa alle attività di prospezione ricerca e coltivazione di idrocarburi;
Ritenuto che le peculiarità del mare Adriatico ed in particolare del nostro territorio spiccano per la loro rilevanza turistico ricettiva che rappresenta di sicuro anche il futuro del nostro sviluppo socio-economico e che pertanto appare evidente che non possa conciliarsi con politiche che privilegiano scelte anti-ambientalistiche soprattutto anacronistiche dal momento che continua a puntarsi su politiche ambientali obsolete anziché puntare sul progressivo abbandono della decarbonizzazione e soprattutto sulle energie rinnovabili alternative;
delibera di esprimere contrarietà alla politica energetica pro-fossili del governo impegnando il sindaco la giunta municipale ad adottare ogni atto utile a contrastare tale politica nel rispetto degli indirizzi di questo consiglio comunale;
di inoltrare la presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I voti espressi sono stati di 9 membri a favore, 5 astenuti (Sannino, Angelucci, Di Stefano, Marchese, Mariotti) e un voto contrario, quello del consigliere comunale Luciano Cilli del Partito Democratico.
Il capogruppo del PD, dunque, ha espresso un parere in modo discordante da quanto affermato dalla locale segreteria, smentendo di fatto la segreteria che ha sostenuto la lotta contro le trivelle, rappresentata nel Comitato Notriv dal segretario stesso Gennaro Luciano, dando per risolto il problema, dato che la trivellazioni entro le 12 miglia non sono più possibili grazie ad un provvedimento governativo.
Oltre 1500 le firme raccolte, nella campagna di sensibilizzazione del comitato, fino ad oggi a testimonianza della volontà popolare di voler difendere le proprie coste anche al di là delle dodici miglia stabilite per legge.(leggi)