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"Oltre il Centro", un'esperienza di crescita e di accoglienza

Inaugurata la mostra "Oltre il Centro" curata da Pierluigi Ortolano e Pierluigi Turchi

Redazione
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Si è tenuta ieri 5 marzo la giornata inaugurale della mostra fotografica “Oltre il centro” al Palazzo Norante di Campomarino, realizzata con gli scatti degli immigrati ospiti del centro d’accoglienza “Happy Family” gestito dalle Coop. Soc. “Pianeti Diversi” e “Marinella”, curata dai sansalvesi Pierluigi Ortolano e Pierluigi Turchi

La giornata è stata scandita da una eterogena e sentita successione di incontri, testimonianze, momenti di intrattenimento e scambio culturale.Le scuole secondarie di primo e secondo grado di Campomarino hanno avuto modo di conoscere la realtà del fenomeno migratorio, oltre che attraverso gli scatti fotografici, anche con le testimonianze dei diretti interessati e le loro storie di vita, in un clima di apertura reciproca, instaurando un contatto diretto di profonda condivisione.

Presente anche il Sindaco di Campomarino Gianfranco Cammilleri che ha rivolto un appello agli studenti: Quando vedete questi ragazzi chiedetevi sempre da dove vengono, cosa hanno vissuto, cosa hanno affrontato per arrivare qua. Ci sono tanti nostri connazionali che vivono bene la quotidianità con loro. Altri li trattano male. E cosa hanno fatto per meritare questo? Nulla. Ora bisogna solo capire quale sia il modo giusto per convivere e stare insieme. Voi studenti avete un grande compito, quello di parlare alle vostre famiglie e ai vostri amici, e di trasmettere questo messaggio di accoglienza.

Toccanti i racconti dei ragazzi, tra questi Adnan, somalo ventitreenne, spiega cosa lo abbia spinto a lasciare il suo Paese: “Uno dei motivi più importanti per me è la diversa considerazione della Donna italiana rispetto a quella somala, vista con poca importanza e soprattutto relegata alle faccende domestiche e devota alla famiglia”.

Non sono mancate domande dagli studenti. Una per tutte proviene da un giovane albanese di seconda generazione che chiede a Khalid se avesse voglia di tornare a casa. Risposta obbligata: vorrebbe farlo, ma la sua condizione di palestinese nato nella Libia occupata non glielo permette.

Sentito e a cuore aperto l’intervento del Vice Prefetto Agnese Scala.“Se ci limitiamo a garantire il minimo dei servizi essenziali previsti nelle convenzioni non abbiamo fatto nulla. Il nostro ruolo non è  fare da “albergatori”. Quando leggo le offerte che ci vengono presentate da parte degli operatori privati per gestire questa tipologia di servizi, faccio molta attenzione alle proposte e alle idee, perché credo che sia proprio quello il nodo che risolve la vicenda. Le persone e le idee. Qui a Campomarino di idee ne ho lette tantissime e sono veramente contenta, perché non ho fatto in tempo a comprendere la prima, che mi è stata poi mandata la seconda. E poi non solo. Le idee si sono trasformate in  proposte progettuali, poi i progetti sono stati avviati. E poi i progetti sono stati anche realizzati. È questo il motivo per cui S.E. il Prefetto Francescopaolo Di Menna, come raramente avviene, ha voluto patrocinare un'iniziativa così meritoria per rilevanza culturale. Sono felice per ciò che è stato già realizzato, ma soprattutto per ciò che verrà fatto altrove, in quanto le idee chiamano altre idee”.

L’esposizione della rassegna fotografica sarà aperta al pubblico nei giorni 8, 9 e 10 marzo dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Campomarino (CB) a Palazzo Norante

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