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No Biometano: "E' necessaria un'unica voce per la salvaguardia del territorio"

Il comitato incontrerà D'Alfonso il 13 aprile per far comprendere le ragioni del NO

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E' una riunione gremita quella a cui abbiamo assistito ieri sera presso le ex scuole elementari di Montalfano, dove diverse decine di cittadini della contrada, si sono riuniti per decidere l'azione collettiva necessaria a bloccare l'insediamento della centrale a Biometano, prevista a poche centinaia di metri dalle loro abitazioni.

Lo scorso 13 marzo era prevista una manifestazione sulla SS. Trignina, fermata solo dalla possibilità di un incontro con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, oggi confermata per il 13 aprile a Pescara. Ma i cittadini vorrebbero avere qui sul territorio il presidente affinchè comprenda le ragioni di una protesta che su carta non dovrebbe esistere, ma che se ti cali nella realtà puoi solo supportare.

"Il nostro è un territorio fragile - ci dice il presidente dell'Eurortofrutticola Nicolino Torricella - appesantire ulteriolmente il carico inquinante creerebbe solo enormi problemi a quegli agricoltori che stanno investendo la loro vita in un prodotto biologico e d'eccellenza".

Secondo il vice presidente del Comitato Nicola Scutti, "è necessario rafforzare la linea di lotta, coinvolgendo tutti i cittadini del territorio ed i portatori di interesse, i comuni seguano la strada istituzionale, noi seguiremo quella del popolo".

Il vice Sindaco Fernando Travaglini ha chiarito che l'unico ente che possa realmente influire sull'insediamento che ad oggi ha dato parere sfavorevole è il comune di Cupello, "il comune ha seguito tutte le strade necessarie, l'unica strada che possiamo ancora perseguire è quella dell'incopatibilità con la presenza del cluster della Stogit, che vieta qualunque insediamento in un peritro di 160 metri, seppure l'azienda ha dichiarato che lavorerebbe in loco solo una persona, ciò non elimina il cosiddetto effetto domino, ossia l'aggravamento del rischio ambientale".

All'incontro è intervenuto anche il consigliere comunale di San Salvo Arnaldo Mariotti, "la protesta deve essere collettiva, per non ledere i singoli. Solo una protesta collettiva potrà raggiungere un risultato, dovremmo riunire contemporaneamente i tre consigli comunali dei comuni di Cupello, San Salvo e Lentella, solo così D'Alfonso non potrà non ascoltare, il documento non avrebbe alcun valore legale, ma sarebbe un atto politico forte". 

Alla discussione è seguita una votazione dell'assemblea che per alzata di mano ha deciso di sentire i risultati dell'incontro con il presidente della Regione Luciano D'Alfonso, prima di intraprendere qualunque azione di protesta.

A livello nazionale non esiste una centrale simile a quella che si intente insediare nell'agro di Cupello, non se ne conoscono dunque gli effetti inquinanti, si possono solo fare supposizioni, una incertezza alla quale, in un ambiente già così appesantito dall'inquinamento industriale, non vogliono essere sottoposti i cittadini del nostro territorio.

Video e interviste di Antonia Schiavarelli

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