Tutto è stato organizzato nei minimi particolari. Sabato 9 aprile a Napoli in piazza Plebiscito si è esibito un coro di 13 0000 componenti che hanno cantato all’unisono sotto una pioggia scrosciante.
Dopo l’adesione, gli insegnanti hanno fatto provare i ragazzi con dei video girati con gli stessi direttori d’orchestra che dovevano dirigere il coro del 9 aprile. Degli insegnanti del Trentino, per far entrare i ragazzi nel vivo dello spirito di un canto napoletano, l’hanno tradotto e cantato nel loro dialetto per poi ripassare alla versione originale.
Gli arrivi in piazza Plebiscito sono stati scaglionati dalle 7 e 30 alle 9 e 30. All’arrivo a ogni partecipante è stato consegnato un kit composto di una maglietta colorata, una borraccetta per rifornirsi alle postazioni di acqua sparse in piazza Plebiscito e di buste per i rifiuti che potevano essere buttate in appositi contenitori o consegnati a personale dell’organizzazione che passava periodicamente. Tutto è stato studiato per ridurre al minimo i movimenti dei partecipanti e la sicurezza degli stessi.
Alle 11, la piazza era blindatissima, nessuno vi poteva più accedere. Alle 11.15 sono iniziate le prove generali con i maxi schermi visibili da ogni postazione con il supporto dell’orchestra che invece è mancato nel momento dell’esibizione. Se un coro non conosceva un brano, non si alzava e non cantava.
L’unica pecca dell’organizzazione è stata la mancata previsione di un palco al coperto per l’orchestra. Con l’arrivo del ministro dell'istruzione Stefania Giannini, è arrivata anche la pioggia (che comunque era previsto) che è divenuta sempre più scrosciante e ha costretto l’orchestra ad abbandonare il palco.
Nonostante la pioggia, i coristi con ombrellini e kiwai hanno continuato a cantare all’unisono. Quale meraviglia quel maxi coro bagnato!
La piazzaincantata è stata capace di accorciare ogni genere di distanza, sia fisica che umana. È stata una dimostrazione vivente della capacità aggregante della musica. Qualsiasi altra disciplina non è in grado di riunire 12.846 studenti a fare la stessa cosa in uno stesso momento.
L’evento del 9 aprile è stato voluto da Luigi Berlinguer. Un evento simile risale al 2001, Verdincanto organizzato a Roma ma non raggiungeva la portata di lapiazzaincantata. Luigi Berlinguer ha promesso che questo evento si ripeterà ogni anno e ha chiesto al governo di ampliare l’offerta formativa musicale a tutti i ragazzi.
In piazza c’era quell’armonia straordinaria che solo la musica è capace di creare. Anche nei momenti di pausa si poteva avvertire la bellezza dello stare insieme grazie alla musica, c’era chi cantava, chi ballava e chi suonava. Altrettanto emozionante è stato vedere un intero coro di persone in carrozzella che cantavano insieme a tutti gli altri. L’organizzazione è stata meticolosa anche con loro.
Una cosa bella che ha stupito molti insegnanti è stato il boato di gioia all’annuncio del Requiem di Mozart anche tra i ragazzi della primaria. La bella musica tocca in profondità l’anima di ognuno a ogni età.
Foto e video forniti dagli insegnanti di musica del primo e del secondo circolo di San Salvo