La telefonata inizia come una delle decine di chiamate che siamo oramai abituati a ricevere. "Buongiorno, il signor ....?", noi automaticamente rispondiamo "Si!", e questa è già una prima asserzione che potrebbe crearci problemi.

Questo è ciò che è capitato ad uno dei nostri lettori D.G., che riceve una chiamata da una telefonista di call center, che da al nostro malcapitato una bella notizia "Le sono state addebitate erroneamente due bollette per un importo superiore al dovuto, se mi dà i suoi riferimenti, provvederemo a rimborsarla".

Ma a questo punto fortunatamente al nostro lettore, la situazione sembra strana e nega alla signorina al telefono il suo codice cliente e l'IBAN, e nonostanze le insistenze, chiude la chiamata.

Diversi sono gli episodi che si sono registrati negli ultimi mesi, a cui bisogna prestare attenzione per non incorrere in addebiti o in contratti, senza il nostro reale consenso. Il suggerimento può sembrare scontato: massima prudenza e buon senso, soprattutto mai dare informazioni come numeri di fatturazione, anagrafici o peggio ancora credenziali di accesso a conti o carte di credito. Mai nessun operatore di nessuna compagnia seria li chiederebbe telefonicamente.