Restauri di San Giuseppe: conclusa la prima fase
Con i recenti lavori sulle pareti esterne absidale e del lato nord, è giunta a termine la prima fase delle operazioni di restauro della chiesa di San Giuseppe.
I lavori finora effettuati sono stati i seguenti:
1. distacco dell'intonaco cementizio sulle pareti esterne settentrionale e
absidale e pulizia della volta;
2. restauro (a seguito di una Convenzione con la Fondazione CARICHIETI) di
quattro dei cinque dipinti su tela presenti nella chiesa (una Pietà , un
Sacro Cuore di Gesù e Maria, una Madonna del Carmine e la Sacra Famiglia);
3. consolidamento antisismico dei muri e dei contrafforti e rifacimento dei
tettucci laterale settentrionale e laterale meridionale;
4. produzione della ''Guida storico artistica di San Salvo e dintorni'';
5. restauro delle pareti esterne absidale e settentrionale, per un totale di spesa di oltre 100.000,00 euro.
A breve il Comitato darà una dettagliata rendicondazione delle entrate e
delle spese sostenute e presenterà contestualmente i lavori della seconda
fase (a cura degli architetti A. Chiacchia, S. Bolognese e D. Pratesi).
Intanto, nei giorni scorsi, proprio su via Portanova, un importante
ritrovamento archeologico è giunto a dare ulteriore significato al progetto
di consolidamento e valorizzazione della chiesa parrocchiale. Qui, sul lato
est del sacro edificio (in corrispondenza della cripta ancora non
recuperata) sono venute alla luce importanti strutture altomedievali,
insieme a decine di sepolture.
Si tratta di tre piccole volte (a mattoni e altro materiale di spoglio), che
potrebbero essere appartenute ad una cripta paleocristiana oppure a una
tomba gentilizia del VII/VIII sec. Le strutture sono dunque precedenti a
quelle di Santo Salvo (oggi San Giuseppe). Che si tratti di manufatti
altomedievali, gli archeologi della Parsifal lo deducono dalla tipologia
delle volte, che richiama lo stile bizantino o paleocristiano più che quello
romanico, nonché dal livello del pavimento, che si trova a circa due metri
sotto il piano stradale: Tutt'intorno si rinvengono sepolture e ossa umane
sparse. Ciò fa pensare, come si era già intuito in precedenza, che si tratti
di una sorta di area catacombale, usata peraltro come cimitero cristiano
pure in seguito, probabilmente per tutto il Medioevo e forse anche oltre.
Il Comitato per il restauro di San Giuseppe