Il Vangelo di questa Domenica ci mostra un passaggio molto importante nella vita di Gesù: il momento in cui “Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”. Gerusalemme è la mèta finale, dove Gesù, nella sua ultima Pasqua, deve morire e risorgere, e così portare a compimento la sua missione di salvezza.
Da quel momento, dopo quella “ferma decisione”, Gesù punta dritto al traguardo, e anche alle persone che incontra e che gli chiedono di seguirlo, dice chiaramente quali sono le condizioni: non avere una fissa dimora; sapersi distaccare dagli affetti umani, dalle cose terrene; non cedere alla nostalgia del passato.
Ma Gesù dice anche ai suoi discepoli, incaricati di precederlo sulla via verso Gerusalemme per annunciare il suo passaggio, di non imporre nulla: se non troveranno disponibilità ad accoglierlo, si proceda oltre, si vada avanti. Gesù non impone mai…è Amore, un amore che si dona gratuitamente. Il suo rapporto con le persone che lo seguono manifestano qualcosa di unico e irripetibile. I segni che compie, soprattutto in noi peccatori, nelle persone povere, escluse, malate, sofferenti, sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Lui ha compassione di ognuno di noi. Gesù è umile, Gesù invita. Se tu vuoi…vieni e seguimi. L’umiltà di Gesù è così: Lui invita sempre, non impone.
Tutto questo ci fa pensare. Ci dice, ad esempio, l’importanza che, anche per Gesù, ha avuto la coscienza: l’ascoltare nel suo cuore la voce del Padre e seguirla.
Gesù, nella sua vita terrena, non era, per così dire, “telecomandato”: era il Figlio di Dio fatto uomo, e a un certo punto ha preso la ferma decisione di salire a Gerusalemme per l’ultima volta; una decisione presa nella sua coscienza, ma non da solo: insieme al Padre, in piena unione con Lui! Ha deciso in obbedienza al Padre, in ascolto profondo, intimo della sua volontà. E per questo la decisione era ferma, perché presa insieme con il Padre.
E nel Padre Gesù trovava la forza e la luce per il suo cammino. E Gesù era libero, in quella decisione era libero. Gesù vuole noi cristiani, ognuno di noi, liberi come Lui, con quella libertà che viene da questo dialogo con il Padre, da questo dialogo con Dio. Gesù non ci vuole né cristiani egoisti, che seguiamo il nostro io, non parliamo con Dio; né cristiani deboli, cristiani, che non hanno volontà, cristiani «telecomandati», incapaci di creatività, che cercano sempre di collegarsi con la volontà di un altro e non siamo liberi. Gesù ci vuole liberi e questa libertà come si ottiene? Si ottiene nel dialogo personale con Dio, nella propria coscienza. Se noi cristiani non sappiamo parlare con Dio, non saremo capaci di sentire Dio nella propria coscienza, non siamo liberi, ma schiavi.
Per questo dobbiamo imparare ad ascoltare di più la nostra coscienza. Ma attenzione! Questo non significa fare di testa nostra, quello che mi interessa, che mi conviene, che mi piace...Non è questo! La coscienza è lo spazio interiore dell’ascolto della verità, del bene, dell’ascolto di Dio; è il luogo interiore della mia relazione con Lui, che parla al mio cuore e mi aiuta a discernere, a comprendere la strada che devo percorrere, e una volta presa la decisione, ad andare avanti, a rimanere fedele.
Noi abbiamo avuto un esempio meraviglioso di com’è questo rapporto con Dio nella propria coscienza, un recente esempio meraviglioso. Il Papa Benedetto XVI ci ha dato questo grande esempio quando il Signore gli ha fatto capire, nella preghiera, quale era il passo che doveva compiere. Ha seguito, con grande senso di discernimento e coraggio, la sua coscienza, cioè la volontà di Dio che parlava al suo cuore. E questo esempio del nostro Padre fa tanto bene a tutti noi, come un esempio da seguire.
La Madonna, con grande semplicità, ascoltava e meditava nell’intimo di se stessa la Parola di Dio e ciò che accadeva a Gesù. Seguì il suo Figlio con profonda convinzione, con ferma speranza. Ci aiuti Maria (Madonna Grande) a diventare sempre più uomini e donne di coscienza, liberi nella coscienza, perché è nella coscienza che si dà dialogo con Dio; uomini e donne, capaci di ascoltare la voce di Dio e di seguirla con decisione. Amen.