Alle 17.09 sotto un cielo plumbeo, Fabrizio ha lasciato per l’ultima volta la sua casa di via Leone Magno. Un silenzio pesante riempiva gli spazi tra le persone che hanno voluto recargli un ultimo saluto, rotto soltanto dalle note di Tantrum di Matt Conaway, suonata dai trenta compagni della Banda di San Salvo, con cui Fabrizio condivideva progetti e passioni.

Ad accoglierlo nella chiesa di San Giuseppe,  tanti giovani uomini e donne, abituati alla vita disorientati davanti alla morte di un amico, davanti alla perdita di così tanto talento. E poi i ragazzi della banda così dignitosi nelle loro divise hanno accolto un amico, nonostante una pioggia battente, non hanno desistito, lì fermi a suonar quella musica così cara a Fabrizio.

Don Raimondo ha cercato con le sue parole di lenire il dolore dei genitori, “Dio lascia molti segni della sua presenza, Fabrizio ci ha lasciato la sua musica e con essa lo ricorderemo. Fabrizio nella sua breve vita ha trovato la bellezza di Dio, la bellezza a cui Dio ci chiama”.

La famiglia, attraverso le parole di don Raimondo, ha voluto ringraziare i presenti e ha chiesto di ricordare Fabrizio attraverso la sua musica e i momenti trascorsi insieme.