Era giugno quando parlammo in un articolo, del pessimo stato delle strade, dei marciapiedi, dei "territori di confine", quei territori posti al confine con i comuni limitrofi, Cupello, Vasto, in cui fai un passo e le responsabilità non sono più del sindaco Magnacca ma di Marcovecchio, ne fai un altro diventano del sindaco di Vasto Francesco Menna. (leggi)
Uno di questi è il confine ovest di San Salvo, una zona, dopo la 167, cosparsa di villette, pochi condomini. Questa strada in cui abitano decine di famiglie definite a seconda dell'angolazione sansalvesi, vastesi o cupellesi, accomuna tutti su un punto, la sua completa impercorribilità a piedi, tanto che i pedoni camminano sulla strada.
Ce lo ricorda purtroppo un turista, un proprietario di seconda casa, che viene a San Salvo per le vacanze a cui non interessa di chi sia la responsabilità amministrativa, chiede servizi e la percorribilità di una strada ed dei suoi marciapiedi che sono un servizio, che non si deve e non si può delegare per incompetenza territoriale, ai confini delle nostre città nessuno ha ancora posto muri.
Queste le parole che sono giunte alla nostra redazione "Vorrei fare l'ennesimo reclamo al vostro comune fino ad ora mai ascoltato. Siamo dei cittadini residenti fuori San Salvo che hanno la seconda casa a San Salvo. Quest'anno abbiamo avuto grandi difficoltà a poter camminare tranquillamente sui marciapiedi siti in via di Palmoli, via che, contrariamente a quanto risposto, appartiene al comune di San Salvo. Ogni anno troviamo sui marciapiedi erba ai piedi degli alberi, radici che rompono i marciapiedi, che se non fai attenzione rischi di inciampare e cadere e siamo costretti a camminare in mezzo la strada perche' il marciapiede non è percorribile rischiando di essere investiti. Non parliamo poi della difficoltà e pericolosità del camminare con il passeggino, impossibile. Chiediamo quindi che venga fatta una pulizia dell'erba e vengano ripristinati i marciapiedi nel modo corretto,in modo da poter camminare serenamente. Inoltre chiediamo che venga detto alla ditta Di Fonzo di aggiornare gli orari nel periodo estivo e non di lasciare gli orari invernali alle pensiline".
Uno sfogo, che è un richiamo, che si aggiunge a quello dei residenti che questa condizione la vivono tutto l'anno, una risposta sarebbe utile e necessaria, almeno sui tempi della possibile soluzione.